La legge 40 sulla
procreazione assistita approvata nel 2004 tra mille polemiche e che, da
allora, ha fatto aumentare il numero di coppie che emigrano per cercare
di avere un figlio, ha subìto una nuova interpretazione grazie a un
giudice del tribunale di Salerno. Non è la prima volta che i paletti di
questa legge sono abbattuti dai tribunali, perché già la Consulta ne aveva dichiarato la parziale illegittimità.
La coppia lombarda che aveva fatto ricorso al tribunale di Salerno avrebbe potuto trasmettere l’Atrofia muscolare spinale di tipo 1, che porta alla morte dei bambini nel primo anno di vita, perché entrambi i genitori erano portatori sani della malattia. Si erano quindi rivolti al ginecologo Domenico Danza, di Salerno, per accedere alle pratiche di procreazione assistita ma il medico, legge alla mano, non aveva potuto fare niente. Di qui la decisione di ricorrere al giudice.
Ora il tribunale ha accordato il diritto di accedere alla procreazione assistita preceduta dalla diagnosi genetica preimpianto ordinando il trasferimento in utero dei soli embrioni sani.
La sentenza farà discutere a lungo, così come nel luglio scorso fece un’altra sentenza del tribunale di Bologna che aveva dato via libera alla selezione dell’embrione sano per una coppia fiorentina già genitori di un figlio colpito da distrofia di Duchenne, trasmessa dalla madre.
La scienza al servizio del singolo individuo. Ormai si sta aprendo la strada alla manipolazione della specie umana. Riflettiamo bene prima di arrivare al Genere Eugenoma. (segue => http://forum.wineuropa.it )