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Falso dossier contro Sarkozy: De Villepin e Chirac nel ciclone

Il prossimo ventun settembre l’ora della verità in Tribunale a Parigi: Dominique de Villepin dovrà difendersi dalle accuse di calunnia contro Sarkozy.

Quello che si aprirà il prossimo ventun settembre in un aula di Tribunale a Parigi sarà quasi sicuramente un processo ad un modo antiquato di gestire il potere che sinora ha contrassegnato senza ombra di dubbio i due maggiori partiti francesi, l’Rpr ed il Psf, e che i francesi con l’elezione del figlio di immigrati ungheresi Nikolas Sarkozy all’Eliseo hanno dimostrato di voler demolire: l’uso dell’arma del falso dossier contro i rivali politici, spesso appartenenti alla medesima forza politica.

Non potendosi processare Jacques Chirac in quanto all’epoca dei fatti Presidente della Repubblica e dunque irresponsabile, il maggior accusato di calunnia nei confronti dell’attuale Presidente francese rimane Dominique de Villepin, l’ultimo premier d’oltralpe dell’epoca Chirac. I due secondo il testimone d’accusa Imad Lahoud tentarono, cospirando, di bloccare l’ascesa del “parvenu” d’origini magiare all’Eliseo costruendogli contro un falso dossier, meglio conosciuto come dossier Clearstream, che intendeva dimostrare come il giovane politico gollista avesse intascato cospicue tangenti nell’ambito di un contratto stipulato con la Cina nazionalista, Taiwan, per la fornitura di armamenti.

Ai tempi Sarkozy era il potentissimo e temuto Ministro degli Interni del governo De Villepin e la sua ascesa, già allora inarrestabile, verso la massima carica dello stato gli procurò l’invidia e la gelosia della vecchia guardia del partito gollista cui appartenevano sia il premier che il guascone Chirac. All’analista informatico Imad Lahoud, dipendente di un gruppo aeronautico amministrato da uno stretto amico di De Villepine fu commissionata la stesura di un elenco di note personalità politiche, da recapitare poi alla magistratura, che avrebbero depositato i proventi delle tangenti incassate a Taiwan, presso la finanziaria Clearstream. Nel 2004 detto elenco arrivò sulla scrivania del giudice Renaud Ruymbeke ma la magistratura ne dimostrò la falsità.


Nel 2006 Nickolas Sarkozy presentò la querela contro ignoti. Ora il processo. A difendere De Villepine rimane però Yves Bertrand, funzionario dei servizi segreti di Parigi, il quale è pronto a giurare sull’innocenza dell’ex premier. La faccenda comunque ha dimostrato ai francesi come, ai tempi di Chirac, il maggior partito francese, cioè i gollisti di centro- destra, fosse in realtà un covo di vipere nel quale ognuno era pronto a fare le scarpe all’altro. Lo stesso accadde, ad elezioni presidenziali terminate, al Partito Socialista dove la novità Segolene Royale, già sfidante di Sarkozy, ben presto venne estromessa dalla vecchia guardia che tornò a controllare il partito facendo eleggere quale segretaria la vecchia Martine Aubry.

Da quel giorno il secondo partito di Francia cadde in uno stato comatoso da cui non si è più ripreso venendo sopravanzato, alle ultime elezioni europee, persino dai Verdi. Ora la cortina fumogena che da sempre ricopre gli sporchi affari dei movimenti politici d’oltralpe finalmente inizia a diradarsi e l’opinione pubblica francese ad essere informata.

Commenti all'articolo

  • Di illupodeicieli.leonardo.it (---.---.---.156) 12 settembre 2009 20:40

    Che il dossier su Sarkozy sia falso oppure no , non lo so.Che uno dei più grandi organismi finanziari,la Clearstream, sia coinvolta in transazioni occulte , in trasferimenti di denaro le cui tracce vengono poi abilmente cancellate e di cui, quindi non c’è riscontro, penso sia vero.

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