• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Contro la violenza sulle donne

Contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre si è celebrata una giornata importante, quella contro la violenza sulle donne. Una giornata istituita dall’ONU nel 1999 per sensibilizzare governi, istituzioni governative e non, società civile e mezzi di comunicazione di massa.

Le donne sono da sempre state un facile bersaglio ove riversare tutto l’odio, la frustrazione, il proprio male. E la violenza su di esse non conosce nazione, classe sociale o cultura. Basta andare nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo (in via di sviluppo per l’eternità) dove si pratica l’infibulazione, fino ad arrivare alla nostra "civiltà" avanzata e vediamo una continua violenza e vessazione nei confronti della donna.

In Italia una donna su tre, tra i 16 e i 17 anni, è stata vittima nella sua vita dell’aggressività dell’uomo. Sono sei milioni e 743 mila quelle che hanno subito nel corso della loro vita violenza fisica e sessuale e ce ne sarebbero molte di più perché a volte hanno paura di denunciare.

Altro che l’uomo nero, lo straniero, il solito rumeno; il pericolo maggiore è proprio all’interno delle "sicure" mura domestiche. Quasi sempre la violenza in famiglia resta impunita perché raramente denunciata.

E ora, grazie alla legge del "processo breve", questi reati della violenza familiare, per la maggior parte potrebbero restare impuniti. E questa è un’ulteriore violenza sulla donna perché non si sentirà più tutelata. Un altro bel regalo di questo governo.

Eppure dovremmo fare di tutto, noi uomini in primis, per tutelare le donne perché loro sono la nostra salvezza. I migliori rivoluzionari sono donne, le numerose conquiste civili sono state ottenute da solo donne. Le prime vittime sacrificali, se pensiamo al mondo del lavoro, sono donne.

Anche il pacifismo ad oltranza è donna. Chi ha fatto in modo di non far produrre le mine anti uomo in Italia? E’ stata un’operaia donna.


Per colpa della sottomissione, nei secoli scorsi la letteratura e l’arte era solo maschile, ma appena le donne si sono emancipate, ecco che la migliore scrittura contemporanea è donna.

E le mamme coraggio, quelle che a viso aperto hanno fatto tremare le dittature? E oggi, in Italia? Chi sta sfidando il potere che uccide? Sono tutte donne.

Care teste di capra, non ho finito di parlare delle violenze sulle donne. Ci sono, oltre a quelle fisiche, anche quelle psicologiche. E annientano la donna, l’alienano gradualemente. Esistono uomini, mariti, fidanzati, che con parole, gesti, toni allusivi, offese velate o esplicite possono umiliare, distruggere lentamente ma in profondità, senza sporcarsi le mani.

Diventano donne prive di personalità, e smettono di vivere.

Questo post lo dedico a queste ultime, affinché si ribellino e ricomincino a vivere.
Questo video è un filmato di alcune donne di AGILE-EUTELIA che lottano contro i licenziamenti. Con "Sorelle d’Italia" come sottofondo:
 
 
 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares