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Cecenia: rapiti e uccisi moglie e marito di una Ong

A distanza di quasi un mese dall’uccisione di Natalia Estemirova, che lavorava per Memorial violazioni dei diritti umani in Cecenia, altre due persone di una Ong “Salviamo la generazione”, sono state uccise
A distanza di quasi un mese dall’uccisione di Natalia Estemirova, che lavorava per Memorial violazioni dei diritti umani in Cecenia, altre due persone di una Ong “Salviamo la generazione”, sono state uccise
 
La responsabile di un’Ong di difesa dei diritti umani, Zarema Sadulaeva, e suo marito, rapiti ieri a Grozny, sono stati trovati morti nella capitale cecena, meno di un mese dopo un omicidio simile. Lo ha annunciato un membro di un’altra Ong, Memorial.

Il responsabile di Memorial ha dichiarato: ’’Stamane, nel cantone di Tchernoretchie a Grozny, sono stati scoperti i corpi di Zarema Sadulaeva e suo marito.

Erano stati rapiti ieri (le 12 in Italia - ndr) nel loro ufficio’’, Sadulaeva guidava l’Ong russa ’’Salviamo la generazione’’.

La scomparsa della coppia era stata segnalata ieri sera dal membro di Memorial e da un responsabile di un’altra Ong.

Secondo l’agenzia Intrfax, la scoperta dei corpi è’ stata confermata dalle autorità locali. ’’Abbiamo trovato i militanti per i diritti umani nel bagagliaio della loro auto nei pressi del villaggio di Tchernoretchie con ferite da colpi di arma da fuoco’’, ha dichiarato un rappresentante del ministero dell’Interno ceceno.

L’Ong ’’Salviamo la generazione’’ si dedica in particolare ad aiutare i giovani che vivono in Cecenia a inserirsi nella società per evitare che si uniscano a gruppi armati in questa repubblica in preda a una ribellione.

Il duplice omicidio avviene meno di un mese dopo il rapimento e l’assassinio della militante per i diritti umani Natalia Estemirova, 50 anni, che lavorava per Memorial.

Quest’ultima era stata rapita, sempre a Grozny, il 15 luglio, e trovata uccisa a colpi di arma da fuoco poco dopo nella vicina Inguscezia. Un responsabile dell’Ong aveva accusato il presidente ceceno, Ramzan Kadyrov, di essere dietro l’omicidio.

Commenti all'articolo

  • Di La gatta (---.---.---.63) 12 agosto 2009 14:21

    La lista dei nuovi martiri per la libertà degli individui contro ogni forma di oppressione si allunga con preoccupazione sempre crescente purtroppo. E di questi eroi, di cui alle volte non ricordiamo, nè sappiamo pronunciare i nomi o di cui non conosciamo il volto nè la loro vita, chi parla?
    Siamo di nuovo qui a piangere le loro vite coraggiose, svolte nel silenzio assordante di ciò che ci circonda e a lamentare una stampa sempre più indifferente e dedita al suo nuovo look fatto di notizie mondane e ruffiane dei potenti...
    Far sparire queste persone coraggiose ad altruiste significa togliere ogni speranza d’aiuto e di informazione per le coscienze degli oppressi in qualsiasi paese del mondo, e mi permetto di aggiungere che questo non è lontano per noi, ci riguarda più di quanto pensiamo, se solo ci fermiamo a riflettere su quello che sta accadendo nel nostro paese, dove nella nostra più assoluta ignoranza assistiamo alla costruzione sistematica di specchi per le allodole attorno a noi atti a deviare la nostra attenzione dai piani scandalosi messi in atto dagli uomini di potere.
    Non fermiamo chi vuole informarci, nè chi combatte per noi al nostro posto e soprattutto chi vuole svegliare le nostre coscienze ormai in stato di beato torpore, anzi, difendiamoli.....
    Buona giornata.

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