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Canarie: sciopero della fame all’aeroporto

Las Palmas Gran Canarie. 21 lavoratori da 10 giorni protestano e rivendicandi i propri diritti con uno sciopero della fame, perché licenziati in tronco, senza liquidazione, e ammortizzatori sociali.


Subito sostituiti da altretanti lavoratori sudamericani pagati 600 € al mese.
 
L’inesperienza di questi nuovi assunti ha già provocato danni nell’utilizzo delle attrezature e alle cabine di 2 aerei. Succede, così, che il volo delle 15,40 per Glasow con 174 persone a bordo è stato sospeso e i passeggeri hanno dovuto passare la notte in hotel.
 
L’impresa publico/privata AENA - MONCABA è rimasta in silenzio dinanzi le domande dei lavoratori e e dei giornalisti.
 
Stampa, Radio e Tv continuano a dar loro voce e sostenerli; mentre nessun autorità politica si è interessata per diffendere i diritti dei 21 lavoratori in sciopero della fame, nonstante il ricovero in ospedale di due lavoratori. Questi ultimi hanno dichiarato che continuano ad oltranza fino a conseguire un risultato favorevole.

Parlando con un sindacalista del tema questi mi ha risposto che hanno le mani legate che poco possono fare perché Madrid non li appogia.

L’audio intervista

Commenti all'articolo

  • Di illupodeicieli.leonardo.it (---.---.---.135) 8 ottobre 2009 18:25

    Certe persone bisogna bastonarle: devono capire che non possono disporre di altri esseri umani come si fa con un libro o un dvd, che tra l’altro devi trattare bene egualmente se non vuoi sgualcire le pagine o strapparle, se non vuoi rigare il dvd o spezzarlo. Ci vogliono abituare, ignorando le richieste dei lavoratori licenziati, al fatto che perdere il posto o essere sostituiti allorchè diventa elevato il "costo stesso,vivo" del lavoratore, sia una cosa normale o usuale,abituale. Il brutto è che ci si abitua facilmente quando si vedono gruppi di persone con striscioni e bandiere, quando distribuiscono volantini ai semafori o all’uscita di centri commerciali:da noi, come sappiamo, i sindaci o i prefetti possono vietare e far interrompere le manifestazioni spontanee,non autorizzate. Sappiamo come è finita la vicenda Alitalia, perciò mi auguro che a questi vada meglio: un tale, alcuni giorni fa, mi chiedeva come mai ci sono tutti questi extracomunitari dalle nostre parti, in Italia. Eppure,mi faceva notare, sentendo radio Padania, pare siano tutti inferociti. E così gli ho risposto quello che so, e gli ho detto: vedi qui da noi, un datore di lavoro,per diverse ragioni,non ultima il costo fisso,la spesa reale da sostenere per assumerti assolvendo tutti gli obblighi di legge, preferisce pagare meno uno di loro, uno straniero, e con i soldi che dovrebbero retribuirti se tu fossi il prescelto, lui paga due persone;anche se tu andassi a lavorare in nero, e infatti mi riferisco a un lavoro in nero, perchè se dovessimo fare i conti con un lavoratore assicurato, ne potrebbe pagare quattro.
    Lo stesso discorso vale per i lavoratori dell’articolo:certo i nuovi saranno assunti con contratti speciali e diversi, magari dando in appalto a una società il tutto così che il problema,come per chi realizza Nike o processori per i pc, non è appunto del proprietario del marchio o della società che gestisce l’aeroporto ma della ditta cui è stato commissionato il manufatto o del lavoro nella stazione aeroportuale.

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