Altro che scudo fiscale, questo è un altro condono!
Dopo settimane di voci e smentite, lo "scudo fiscale" è arrivato ufficialmente in Parlamento.
In poche parole chi ha portato, in nero, somme di denaro all’estero per sottrarle al fisco italiano e lucrarci lautamente sopra con giri ed intrallazzi che il comune contribuente italiano neanche può lontanamente immaginare, adesso potrà farle tranquillamente rientrare pagando una tassa del 5%!
Insomma in questo paese c’è chi vede andare direttamente nelle casse dello Stato la metà della propria busta paga e chi, invece, evade, sottrae del denaro allo Stato e dopo un po’ di tempo può farlo rientrare pagando una semplice mancia.
Lasciamo perdere la giustizia nelle aule giudiziarie ormai persa e lontana dai tribunali civili e penali che ancora ostentano la targa assai anacronistica de "LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI", ma la giustizia fiscale, anche quella che fine ha fatto?
Una cosa è certa: a pagare in Italia sono sempre i soliti!
Dunque, chi vorrà rimpatriare attività finanziarie o patrimoniali portate all’estero entro il 31 dicembre 2008 dovrà pagare un’imposta straordinaria del 5 per cento sul capitale.
Chi aderirà avrà la certezza di non subire accertamenti, relativamente alle somme in questione, e si vedrà estinguere le sanzioni amministrative.
Altro che scudo fiscale, qui siamo all’ennesimo condono: una vera vergogna, un favore che il governo fa a favore dei "ricchi-ladri".
Allora perchè non abolire anche il sostituto d’imposta per i lavoratori e i pensionati, in modo da garantire anche a loro la possibilità di evadere allegramente il fisco?
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