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Adozioni difficili: nuova legge in Cambogia

 

 

Alcuni aspiranti genitori di bambini cambogiani si sono associati per sbloccare una situazione molto critica, accennata nei servizi sulle adozioni internazionali comparsi recentemente su alcuni quotidiani nazionali e locali (Corriere del 3 gennaio). Il 14 dicembre hanno lanciato su internet una petizione (che ad oggi ha raccolto oltre 6.000 firme), rivolta al Presidente della Repubblica Napolitano e al premier Berlusconi per sollecitare un intervento diplomatico. Dallo scorso marzo infatti i destini di circa 150 coppie italiane e dei rispettivi figli adottivi sono appesi a un filo. Molti di loro hanno ricevuto da oltre un anno, in alcuni casi addirittura 18 mesi, un abbinamento con un bambino cambogiano e ancora non sanno se potranno portarli a casa. Il 7 Dicembre scorso il Re di Cambogia ha firmato una legge volta a rendere le procedure adottive più rigorose e trasparenti. Un passo importante che tutti a livello nazionale e internazionale approvano pienamente.
 
Tuttavia l’applicazione retroattiva della legge penalizzerebbe chi ha già un abbinamento e non risponde più ad alcuni dei nuovi criteri di selezione dei genitori adottivi. Erano già stati scelti come loro genitori, mentre oggi potrebbero non avere la caratteristiche per diventarlo. In particolare le coppie che hanno superato i 45 anni e quelle con più di un figlio già presente in famiglia verrebbero tagliate fuori dalla procedura adottiva. In questo caso molti di essi dovranno rinunciare ai bambini le cui fotografie sono appese ai muri nelle case, il cui nome e le cui storie fanno ormai parte della loro vita e dei loro sogni. Rischiano essi di perdere i loro figli e loro la famiglia appena trovata. Si tratta di bambini in stato di abbandono. Alcuni di loro hanno 6-8 anni, età che li condanna ad una vita da orfani visto che la nuova legge consentirebbe l’adozione di un minore entro il compimento dell’ottavo anno. Ora rischiano di essere abbandonati una seconda volta. La nuova legge e’ sicuramente una tappa cruciale per la tutela dei diritti dei minori. Tuttavia non si può accettare che le coppie ritenute idonee con la vecchia legislazione non lo siano più oggi a causa di un’applicazione retroattiva della legge. Per questo gli aspiranti genitori chiedono una soluzione transitoria confidando nella sensibilità delle autorità italiane e cambogiane alle quali rivolgono n un accorato appello. (http://www.petitiononline.com/cambogia/petition.html)
 
     
 

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