101 cose da fare a Bologna almeno una volta nella vita

A Bologna, nella splendida cornice di Palazzo Re Enzo, durante la manifestazione Regalo di Natale, è stato presentato il libro di Margherita Bianchini, "101 cose da fare a Bologna almeno una volta nella vita", relatore Gianluca Morozzi, detto il Moroz, scrittore cult dei giovani.

Morozzi ha appena finito di presentare "Il Rosso e il Blu", il suo ultimo libro che parla del Bologna FC. Quando Margherita Bianchini siede accanto a lui sul palco, si stanno spegnendo in sala i sorrisi divertiti dei presenti. Margherita Bianchini é giovane, laureata in Scienze delle Comunicazioni e ha lavorato per Il Mulino. Morozzi anticipa che il libro fa parte di una collana pubblicata dalla Newton Compton Editori. Sono già uscite "101 cose da fare a Milano", "a Torino", "a Venezia" ed altre città d’Italia.

Morozzi chiede alla Bianchini se il fatto di non essere nata a Bologna le abbia creato problemi per la stesura del libro. La scrittrice risponde che conosce bene la città, avendo frequentato l’università di Bologna. L’emilianità scorre nelle sue vene, infatti é nata a Reggio Emilia. Lo sguardo da esterna, confessa, l’ha agevolata. Molte persone si sono offerte di aiutarla a scovare curiosità e scorci sconosciuti della città. Morozzi fa notare che non deve essere stato facile trovare 101 cose e la Bianchini ammette che a 60 è arrivata con facilità, ma poi ha proseguito con fatica.

Morozzi confessa che, pur essendo un bolognese doc, leggendo il libro ha scoperto di non conoscere parecchie cose. Quanti bolognesi sanno quante torri sono rimaste a Bologna o quali gelaterie si contendono il titolo di gelateria regina? Il libro è quindi consigliato a turisti, simpatizzanti della città ma anche ai bolognesi stessi, compresi gli umbrella. Per chiarimenti, leggere il libro.