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Vergogna. Nel rapporto sulla competitività l’Italia è ultima in Europa e nel G8

Che la politica e i politici del bel paese non sono all’altezza di competere con i paesi Europei e del resto del mondo, gli italiani se ne erano accorti da tempo. Questi dubbi adesso sono una realtà e la conferma arriva dai risultati dell’indagine del World Economic Forum (Wef) per il 2009-2010 condotta su 133 nazioni, dove colloca la Svizzera al primo posto, gli Stati Uniti hanno perso il primato e sono al secondo posto. L’Italia ottiene un deludente 48o  posto anche se ha recuperato una posizione.
Mentre il governo continua a lanciare proclami e continua a pensare alla sicurezza e ad alimentare l’odio razziale, l’opposizione è attenta alle performance sessuali del Presidente del Consiglio ed è alla ricerca di una identità politica. I media con estremo zelo riportano le notizie di gossip del capo del governo e continuano a spaventare gli italiani con la pandemia dell’H1N1 o influenza suina e con i telegiornali continuano ad alimentare l’odio razziale che nel bel paese cresce ogni giorno di più, per rendersene conto basta vedere un fatto di cronaca dove sono coinvolti stranieri e lo stesso fatto di cronaca dove sono coinvolti gli italiani.
 
Quando tutto questo finirà, forse si accorgeranno che in un mondo globalizzato e frenetico, l’economia, le semplificazioni per le aziende, la mala sanità, la corruzione, la disoccupazione, i lavoratori precari costretti ad elemosinare lavoro ogni qualvolta scade il contratto (esempio “la scuola”) procedono velocemente. Il fallimento di una politica approssimativa, lo dimostra il Rapporto sulla competitività Globale 2009-2010 in questo rapporto l’Italia è fanalino di coda in Europa dei G7, motivo di questo primato in negativo è dovuto: al debito pubblico, ma anche alla presenza massiccia di corruzione e crimine organizzato a livello istituzionale, alla rigidità del mercato del lavoro, al debito pubblico. E ancora pesano la scarsa cooperazione tra dipendenti e datori di lavoro, la poca flessibilità nei contrattisalariali, le difficili procedure di assunzione e licenziamento.

In questa classifica europea, vediamo: la Svizzera al primo posto che ha scavalcato gli stati Uniti; la Svezia (4°), Danimarca (5°), Finlandia (6°), Germania (7°), Olanda (10°), Gran Bretagna (13°), Francia (16°). Il bel paese si è posizionato al 48esimo posto, è riuscito a guadagnare una posizione ma fondamentalmente resta in una zona buia se si confronta con i 133 paesi presi in esame. Infatti, i politici italiani, si dovrebbero domandare preoccupati: ma dopo tutti questi proclami e gossip dove portiamo l’Italia e gli italiani, visto che i paesi diretti antagonisti come la Germania, la Gran Bretagna, la Francia e la Spagna risultano più competitivi del bel paese?

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