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USA: le lobby più potenti di Obama

Quando affermo perentoriamente, senza se e senza ma, che le democrazie sono in realtà una dittatura della economia e dei poteri mediatici (tutti in mano al capitalismo), sono confortato dai fatti e non invento nulla.

La vicenda della riforma sanitaria in America (47 milioni di cittadini senza assicurazione destinati a crepare senza aiuto), anche se promessa in campagna elettorale, e quindi DOVUTA ai cittadini che votarono Obama, trova nella attività corruttiva e criminale degli interessi economici maturati all’interno di un tipo di sanità considerata un affare, una forte resistenza.

Sono le assicurazioni, gli ospedali privati, i medici, l’industria farmaceutica, che hanno fatto piovere sul Congresso, dal 1° gennaio al 31 marzo 2009, più di 100milioni di dollari (dati del Public Office del Senato USA).

La tecnica è quella dei rinvii, delle trappole nella palude dei cavilli procedurali e burocratici, senza che nessuno abbia il coraggio di sostenere che la vita vale meno degli affari, mentre le Chiese, quelle che si battono a spada tratta contro l’aborto e per la salvezza dei feti surgelati, tacciono e si dimenticano di fare una battaglia per tutelare la vita di 47 milioni di americani.

Tutta la faccenda dimostra, con il rigore di un teorema, una sola cosa: gli interessi economici, i padroni della sanità, contano più del potere del Presidente degli Usa, ed è inutile essere democratici o repubblicani e fare campagne elettorali di due anni, spacciandole per esercizio di democrazia, nella sostanza il potere delle multinazionali è superiore a quello politico.

Mi domando quante ore di vita avrebbe Obama se decidesse di smantellare le 900 basi militari sparse in tutto il mondo, la flotta, i sottomarini, le migliaia di bombe atomiche, che costano ai contribuenti americani, ogni anno, 900 miliardi di dollari (più della attuale crisi).

Il complesso militare-industriale, con a capo gente come Cheney, Rumsfield, i Bush, farebbe fare democraticamente a pezzi Obama applaudito dalle Chiese,dagli operai e dai militari americani che lavorano nel settore.

Se qualcuno avesse dubbi ricordiamo che le multinazionali americane, sono proprietarie di tutte le principali reti televisive e il potere economico è TOTALITARIO, ed è buffo che le accuse di totalitarismo vengano fatte dall’America ai suoi “avversari”.

Da che pulpito viene la predica!

Commenti all'articolo

  • Di Tomyai (---.---.---.163) 5 agosto 2009 15:55

    Inoltre, da rapporti di ieri sulla stampa USA, l’ultma sua proosta riguarda l’istituzionalizzazione della detenzione preventiva a tempo indefinito senza processo e senza diritti.
  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 5 agosto 2009 19:24

     Obama realizzerà la riforma sanitaria che ha promesso nella campagna elettorale e riuscirà a superare le grosse resistenze che si oppongono a questa sua promessa.
     Bisogna conoscere la mentalità americana per capire come è difficile in quel paese estendere l’intervento pubblico che qui, da noi in gran parte dell’Europa, è così comune ed accettato.
     Le tue affermazioni sono eccessivamente semplicistiche, a mio modesto parere, non perchè non ci sia l’opposizione delle case farmaceutiche e delle lobby sanitarie ma perchè quel che sta proponendo Obama si oppone ad una cultura largamente dominante che ha prodotto lo stato di cose esistente.
     Un paese non si cambia con la bacchetta magica ma ci vuole pazienza, determinazione e tenacia, tanta tenacia.
     Questo è vero sempre figurati nel paese più mportante del mondo.
    Comunque non sottovalutare Obama che ha impegnato se stesso e la sua popolarità in questa battaglia di civiltà e, ne sono convinto, lotterà molto ma porterà a casa il risultato.

  • Di dav (---.---.---.84) 6 agosto 2009 03:34

     Trovo che non avere ancor capito che Obama non farà ( e fin’ora non ha fatto) un bel niente, sia alquanto deprimente in uno spazio come agoravox. Davanti alle evidenze, al fatto che ormai è chiaro chi ha vero potere decisionale sulla nostra vita, ancora ci si ostina a sperare che questo individuo possa fare qualcosa.
    Non so che dire sinceramente però se avere fede è ciò che risolverà i problemi, bhè, buona fortuna....

    • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 6 agosto 2009 13:02

       scusa ma secondo te Agoravox è il luogo di quei sapientoni che tanto capiscono da arrivare a credere nell’impotenza e nel pessimismo essenziale? Quei furboni che riescono a spiegare che non c’è speranza?
       Se così fosse sarebbe un luogo da evitare per non farsi contagiare da una simile malattia mortale.
       Ma così non è Agoravox e vedremo come finirà la partita di Obama. Io preferisco credere che vincerà ma non perchè sono un beota ottimista ma perchè i grandi uomini sono tali riuscendo a fare le cose ritenute dai più impossibili.
       Ed Obama è uno di loro....

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