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Un sito antibufala per prevenire raggiri su Internet: www.attivissimo.net

Lui è un giornalista informatico che sa indagare e negli anni ha smontato centinaia di rumors, leggende metropolitane e catene di sant’antonio attraverso il suo sito www.attivissimo.net. Adesso, attraverso la trasmissione Onde Radio di Radio Sapienza entra nelle pagine di AgoraVox per raccontare curiosità e retroscena sulla sua interessante attività!

Questa mattina circolava questa e-mail in rete. “Attenzione: vi informo che da domani msn e facebook saranno a pagamento. Per mantenere il proprio contatto bisognerà pagare 12 euro al mese, se hai letto questo messaggio passalo ad almeno 15 dei tuoi contatti e il tuo nick name diventerà Dorato, così non dovrai pagare!”. Un’e-mail mandata da amici allarmati priva di fondamento: una bufala che risale addirittura al 2001 e rispunta ciclicamente con qualche aggiustamento, ne parla il giornalista informatico Paolo Attivissimo a questo link e proprio Paolo Attivissimo ha accettato (attraverso la trasmissione di Radio Sapienza, Onde Radio) di concederci una curiosa intervista in merito alla sua attività!
 
Salve Paolo, grazie per averci concesso questa intervista.
Salve a voi!
 
Entriamo virtualmente sul tuo sito, di cosa si parla?
Ci sono alcune sezioni dove si approfondiscono gli argomenti e i temi di cui mi occupo: a partire dalle storie più strane che circolano su Internet, alle bufale, alle grandi teorie di complotto, ma anche cose più strettamente legate al mondo informatico.
 
Possiamo dire che i rumors vanno aumentando a vista d’occhio, perché se si comincia a sentire la necessità di raccontarli e smontarli è indice del fatto che sempre più spesso vengono scambiati per vere notizie. Quali sono le bufale che ti è capitato di smontare?
Ce ne sono tantissime! Io ho indagato approfonditamente su circa trecento casi, ma il dato è in costante aumento: si va dalle bufale più piccole come gli allarmi per i virus fasulli che ogni tanto rispuntano nelle nostre caselle di posta, alle e-mail dal tono minaccioso, che avanzano il rischio della imminente chiusura del contatto dell’inerme lettore.
 
Come dicevamo prima sono segnalazioni che spuntano ciclicamente!
Sì, ogni tanto rispuntano nelle nostre caselle postali. Il classico messaggio del virus è quello che allarma di più: si riceve un’e-mail dove si annuncia che Microsoft chiede attenzione verso uno dei virus più potenti mai esistito, per contrastarlo bisogna stare allerta verso e-mail che hanno uno specifico oggetto e inviare il messaggio a più persone possibili per evitare il diffondersi del contagio. Questo è un sempreverde! C’è chi tende a credere a questi appelli soprattutto perché arrivano da persone che si conoscono e su cui si tende ad avere fiducia!
 
I casi più eclatanti, invece?
Ci sono anche le bufale più grandi come le teorie complottistiche che girano intorno all’11 settembre che hanno preoccupato tantissime persone e hanno avuto anche una certa presa tra i media generalisti, molti giornalisti hanno ancora dei dubbi su cosa sia successo realmente quel giorno. Poi si passa anche ai grandi misteri come i cerchi nel grano: sono opera di extraterrestri o di burloni (gente che si diverte a scompigliare il grano). I temi su cui cerco di indagare, quindi, sono quelli legati alle grandi paure, quello che mi preoccupa soprattutto è quando si usa Internet per creare in qualche modo panico e allarmismi su cui poi c’è chi ci specula per vendere libri, dvd e crearsi un seguito che poi lascia il tempo che trova e soprattutto rischia di smorzare il senso critico. Il corto circuito totale avviene poi quando anche i TG le prendono e le ripropagano!
 
Quindi capita che il navigatore disarmato quando si collega su Internet scollega il cervello. Allora proviamo a fare da antivirus, il periodo è quello dei vaccini anti-influenzali e noi proviamo a vaccinarci e a vaccinare i nostri lettori acuendo il senso critico: quale metodo puoi consigliare per evitare di cadere nel tranello dei rumors e degli allarmismi?
Beh, innanzitutto chiedersi sempre: “da dove viene questa notizia?”. Il fatto che provenga da un amico di cui ci fidiamo non è affatto una garanzia, perché quell’amico a sua volta può essersi fidato di un altro amico, in un crescente e incontrollabile passaparola secondo il classico schema delle catene di Sant’Antonio. La seconda cosa che possiamo fare è cercare conferme: un’indice di attendibilità è trovare conferme su altri canali. Così, ad esempio, se si legge qualcosa in merito alla febbre suina andiamo a controllare su altre fonti più tecnicamente competenti per cercarne un possibile riscontro.
 
Un esempio su un caso che ti è capitato di smontare?
Per esempio si può ricevere una e-mail dove si legge che gli aeroplani quando passano lasciano delle scie bianche che contengono dei veleni e che pertanto sono tossiche (dette scie chimiche), ci sono tantissimi siti che trattano l’argomento, basta andare su google, in quei siti si trovano fior di racconti intorno a questa storia. In questo caso per cercare conferma le fonti più competenti da contattare, trattandosi di qualcosa che avviene nel cielo, sono rintracciabile in due categorie di esperti: i metereologi e i piloti. Contattati questi personaggi vi confermeranno che si tratta di fandonie assolutamente prive di fondamento. E’ questo il metodo fondamentale: chiedere e informarsi presso esperti di categoria, fare controlli incrociati, non fidarsi della prima persona che annuncia di avere verità eclatanti. Poi in chiusura aggiungerei un ultimo criterio generale: quando qualcuno ci racconta una storia straordinaria, che vuole far leva sui nostri sentimenti, più è forte l’impatto sulla nostra emotività e più dobbiamo riuscire a ragionare a mente fredda. E’ molto probabile che dietro una grande storia inquietante ci sia in realtà una grande bufala.
 
Parliamo di radio, dal 2006 conduci una curiosa trasmissione radiofonica intitolata Il Disinformatico!
Il Disinformatico va in onda sulla radio svizzera ogni venerdì dalle 11.00 alle 12.00, ricevibile anche in streaming attraverso il sito www.rsi.ch e lì tra una canzone e l’altra raccontiamo appunto queste storie. Giusto per dirne una: l’UFO che è stato visto a Cagliari e che è stato ripresentato a Studio Aperto e che probabilmente verrà ripreso da Striscia la Notizia è uno scherzo, è una burla. Domani mattina pubblicherò le foto che mi sono state concesse dall’autore dello scherzo che spiegano esattamente come è stato confezionato. Queste sono le cose che, attraverso il sito Antibufala, si cerca di mostrare!
 
[la storia su questo link]
 
Peccato, l’idea dell’ufo ci aveva fatto sognare.
Sì, tutto sommato non mi sarebbe dispiaciuto se fossero davvero sbarcati gli extraterrestri, sarebbe stato un bel diversivo da questi teatrini un po’ politici che lasciano spesso il tempo che trovano. Ma la notizia permette di mostrare come su Internet non sono tutti ciò che dicono di essere, ci sono anche i burloni, i millantatori, c’è chi racconta storie intriganti ma purtroppo infondate e sempre grazie ad Internet (che non voglio assolutamente demonizzare) giornalisti come me possono acquisire velocemente informazioni che richiederebbero settimane di indagini e ciò permette di smontare le bufale in poco tempo e con estrema semplicità.
 

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