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Un buon ambiente

Altra puntatina nella borsetta del ministro Prestigiacomo: morti e malformazioni nelle aziende di famiglia, crack finanziari e buchi fiscali. E una presunta contiguità da spiegare con gli indagati per disastro ambientale a Porto Torres.

Ministeri e malformazioni.
 
La storia della graziosa Prestijacques vi ha appassionato? Pare di sì. E prego, serviti di altro catrame. Il ministro ha e continua a detenere il 21,5 % del capitale della Fincoe Srl, con padre e sorella. Fincoe possiede la quasi totalità di Coemi spa, società del petrolchimico in quel di Priolo (Sr). Ved Srl possiede, di questa, il 60% e, a sua volta, è detenuta al 22% da Sarplast, riconducibile al 6% a Giuseppe Prestigiacomo. Accade che Sarplast, però, fallisca nel ‘97. Perché? Capita a tutti di sedere al Ministero dell’Ambiente e provocare morti nascite malformi ai lavoratori delle proprie aziende.

Pecunia olet.

Per non parlare delle polveri dormienti nei polmoni dei sopravvissuti, esposti inconsapevolmente a morte lenta per un decennio. E i problemi ereriali? Parrebbe, una pendenza fiscale dai 3 ai 6 milioni in tre anni, ammanchi piuttosto pesanti e un bel carcerello. Il tutto diluito ad una presunta e recente accusa per peculato, che il Corriere dice derivare da una intercettazione effettuata per un altro procedimento giudiziario. Senza esporsi – alla maniera di Via Solferino: quale? E come tacere sulla selva di clienti Coemi che alla signora farebbero capo? Il gotha del petrolchimico, dell’elettro-industriale, di chissà cosa.

Disaster.

Compresa la beneamata Sasol, presieduta e rappresentata da tale Guido Safran, industriale egiziano, iscritto nel registro degli indagati nella primavera 2009 con l’accusa di disastro ambientale, in faccia al golfo dell’Asinara (la "chimica" di Porto TorresSassari). A far compagnia al nord africano, dirigenti Ineos Syndial. E questa, tanto per far due chiacchiere, società già letta e sentita nell’elenco dei richiedenti Aia (l’autorizzazione del ministero-Prestijacques). Per uno stabilimento chimico con sede a – devo dirlo? – Priolo (devo dirlo? Siracusa). E tra i soci della Industria Acque Siracusane, quella dei (devo dirlo?) 770 milioni del governo.

 

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