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Tim Geithner, Michail Gorbaciov e la riforma della Giustizia

Dopo il primo impatto con le iniziative dell’Amministrazione Obama nel settore finanziario, è possibile fare una riflessione.

Riassumiamo brevemente i fatti. Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, nel suo discorso di insediamento del venti gennaio, parlando della crisi della finanza globale, ha semplicemente indicato l’esigenza di una chiara e precisa responsabilizzazione di chi opera in questo settore con responsabilità dirigenziali.

Successivamente, al momento di scegliere il Ministro del Tesoro, ha nominato Tim Geithner, un quarantottenne nativo della Grande Mela con una brillante carriera nello stesso Ministero del Tesoro e nella Federal Reserve. Entrato nel pieno delle sue funzioni, il Presidente Obama ha immediatamente speso una barca di soldi del contribuente americano per salvare dalla bancarotta il sistema creditizio del suo Paese e del mondo intero. A giugno la prima mossa di Geithner con la creazione di una Agenzia di protezione finanziaria del consumatore; oggi il Ministro è uscito allo scoperto trasmettendo alla Camera dei deputati il proprio piano di stabilizzazione dei mercati finanziari, il quale per i derivati prevede:
- L’obbligo di sottoscrizione di contratti standard;
- L’obbligo di registrazione di tali contratti in un registro elettronico;
- L’attività di sorveglianza della Federal Reserve, della SEC e dell’Agenzia di protezione finanziaria del consumatore.

 
Non si può non vedere nell’Amministrazione Obama una linea di politica economica netta e precisa: l’imperativo categorico è quello di riportare responsabilità nei mercati finanziari (le misure eccezionali straordinarie stanno lì ad evidenziare come questo sia necessario). E, per fare questo, è necessaria la trasparenza: con la riforma Geithner le operazioni sui derivati, non saranno vietate, ma dovranno avere contenuti certi e di pubblico dominio.
 
Questo ci richiama un’altra grande Amministrazione, quella sovietica di Michail Gorbacov, che ha saputo traghettare l’Unione Sovietica dal comunismo alla democrazia ed all’economia di mercato in maniera assolutamente pacifica; e questo è stato un vero e proprio miracolo, da ascriversi in gran parte alle non comuni capacità del suo leader ed ispiratore.
 
Alla guida di un gigante economico dai piedi d’argilla, Gorbaciov parlò subito di perestrojka, ossia di riforma dello Stato, ma disse anche che per prima cosa veniva la glasnost, la trasparenza; nulla di diverso da quello che ha fatto l’Amministrazione Obama per il più grave ed il più grande dei problemi che è stata chiamata ad affrontare.
 
Il primo augurio del cittadino è che Barack Obama e Tim Geithner abbiano lo stesso successo di Michail Gorbacov.
 
Il secondo è che questo metodo della responsabilità previa trasparenza, venga utilizzato anche per affrontare altri problemi; ad esempio per riformare l’inverecondo sistema giudiziario italiano (anche se non a tutti piacciono la trasparenza e l’assunzione di responsabilità).

Commenti all'articolo

  • Di Antonio DS (---.---.---.65) 21 luglio 2009 03:36

    ".....ad esempio per riformare l’inverecondo sistema giudiziario italiano (anche se non a tutti piacciono la trasparenza e l’assunzione di responsabilità)."

    In che senso? viste le attuali tendenze, dall’ inverecondia, pare non ci si voglia affatto salvare.. 

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