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Tene ’a panza, tene ’a panza dalla manifestazione CGIL a Roma

*"Amoreee, ho comprato le cime di rape. Oggi facciamo orecchiette e cime di rape! Contentoooo!", "Amooreee" gli rispondo "oggi io alle 14,00 devo essere a piazza della Republica e quindi devo mangiar leggero e veloce. Quindi mi faccio due patate, carote e cipolla al vapore ed un pesce al barbecue". Mannaggia e poi si dice le donne. Proprio oggi doveva comprar le cime di rapa!

Alle 14 puntuale sono a piazza della Repubblica. Ho letto sul sito della CGIL, che Epifani, in un’intervista, ha detto che non si prevedono molti manifestanti, solo 1000 vagoni e 800 pulman. La lotta e il calendario delle proteste è lungo e non si vuol sfiancare i lavoratori. Solo un piccolo assaggio sarà! Il corteo è fermo, la piazza è stracolma, e la testa del corteo è già in Largo Santa Susanna! Raggiungo la testa e in bella mostra vi è Epifani con dietro, come Paolini che vuol catturare l’attenzione dei fotografi, Ferrando. "Non va bene, così . Questo non lo doveva fare Epifani" Dice una voce alle mie spalle. "Perchè" glichiedo, "cosa ha fatto, stavolta?" "Ha la cravatta rosso blu del bologna. Sai ed io sono del Cesena". Ma va..., sbuffo, sorridendo. Il corteo stenta a partire. Troppi fotografi bloccano l’avvio, e poi ci si mette pure una autoambulanza che vuol passare proprio di qua. Ma si può?

Poca polizia, anzi quasi nulla la presenza. Eppure è vero che è un corteo del sindacato, ma la protezione non dal corteo, ma per il corteo da qualche malintenzionato ci voleva o no? Ma forse la polizia c’è ma non si vede!

Beh cerco qualche volto che possa attirare la mia attenzione, ma è una fiumana! Gli striscioni, i palloncini, di gente ve ne è. Ma qualcosa non mi gusta, non so cos’è, ma è una sensazione strana. Vedo volti strani, che non mi ispirano, quasi come se partecipassero ad un rito. Ma, mi dico, il solito prevenuto. Ora poichè sei per la mozione due al congresso della CGIL, e non per quella di Epifani, vuoi per forza trovar il male, anche là dove non ci sta. E poi la manifestazione mica l’ha gestita la mozione uno! Ma io continuo a vedere né gioia, né incazzatura. Almeno cantate un "Bella ciao", un "Avanti popolo", che fa sempre coro, almeno un urlo contro il governo, contro la Gelmini, che è tanto facile, niente di niente. Ma sarà che siamo all’inizio, e l’atmosfera è fredda, Fra un po’ si riscalderà. Intanto passa Rinaldini,
"Ciao". gli grido, e forza che stavolta al congresso ce la facciamo".

L’espressione mi sorride, ma poco convinta. "Faremo la nostra battaglia", mi dice. Che poi quel "noi ce la facciamo" con me non c’entra proprio nulla visto che non voto e non partecipo al congresso. Ma, come si dice, "plurale maiestasis". E almeno idealmente sono con "loro". Ma continuo a non trovare volti interessanti o spunti di
interesse, e allora decido di prendere lo scooter e anticipare a Piazza del Popolo il corteo.

Il traffico è fluente, si va, strano per Roma, e soprattutto dopo due manifestazioni, una della mattina, ed una questa. Ma arrivo, parcheggio, e qui si che si vede la polizia, ma non quella di pubblica sicurezza, ma la polizia stradale. Di panzoni, come dice Brunetta, son pieni i crocevia e tutt’intorno alla piazza. E anche le vigilesse son panzone! Mi ricordo quel film di Sofia e Mastroianni. "Tene ’a pazza,
tene ’a panza, tene ’a panza cia’ cia’ cia’"

La musica di Vecchioni riempie la piazza, poi gli interventi di giovani "precari" o "flessibili" cocopro o solo lavoratori a termine. Delegati di società in fase di liquidazioni, licenziati, cassa integrati.

Gridano indignati, chiedono solidarietà, hanno paura dell’oggi ed ancor di più del domani. Ma la piazza non si infervora, applaude, ma non si indigna a sufficienza. Intanto la piazza si riempie, dal Pincio continuano a scendere manifestanti. Hanno percorso il tragitto degli innamorati, hanno gridato ai platani e alle betunie, il percorso lo prevedeva, ma ancora Alemanno non è contento. Bisogna ancora porre freno alle manifestazioni. Ai benpensanti cittadini romani suoi elettori, del corteo e delle proteste non "ne può fregar de meno" Son più importanti lo sgombero dei campi rom e dei vu compra a piazza Navona.

Aspetto Epifani, il suo discorso, ma anche qui resto deluso, Mancano le parole che infuocano, mancano i propositi aderenti al momento di crisi, alle parole che abbiam ascoltato dai precedenti delegati e operai non vi è risposta adeguata, non c’è assonanza. Son deluso, e pensar che ho rinunciato a orecchiette e cime di rapa e poi il tempo non è nemmeno bello, lascio la piazza, riprendo il mio scooter mi fermo un attimo e rimirar le vigilesse, "Tene ’a panza, tene ’a panza..."

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