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Se l’Italia dovesse aderire a l’Unione Europea

Ieri a Bruxelles il Commissario europeo all’allargamento Ollie Rehn ha presentato il rapporto annuale sull’Allargamento dell’UE. Entro il 2012 la Croazia potrebbe chiudere il suo negoziato di adesione e così potrebbe essere anche per l’Islanda. Mentre per la Turchia la Commissione europea ha giudicato ancora insufficienti i progressi compiuti malgrado i segni dati finora. "La Turchia ha dato prova di una rinnovata volontà di compiere riforme politiche. Ogni progresso dei negoziati per il suo ingresso dipende da questa volontà, soprattutto per quanto riguarda il consolidamento delle libertà fondamentali e del primato della legge" ha detto il Commissario Ollie Rehn. I rapporti con Cipro, stato membro dell’EU, e il rifiuto della Turchia di aprire i porti e aeroporti turchi ai greco-ciprioti, nonché gli ostacoli messi alla riunificazione di Cipro. "È un anacronismo avere ancora un muro a Cipro" ha sottolineato Rehn. Ma la normalizzazione delle relazioni con la Repubblica di Cipro non è l’unico ostacolo da superare per la Turchia, candidata a l’adesione dal 2005. Le riforme politiche ed economiche, i diritti delle minoranze, delle donne e dei sindacati, oltre a la scarsa difesa delle libertà fondamentali e dell’informazione. Dopo la chiusura nel maggio 2008 di YouTube e i processi contro Facebook e Google e di numerosi altri siti web, La Commissione ha criticato severamente la sanzione fiscale - 2.5 miliardi di dollari - inflitta al gruppo editoriale Dogan Yayin, percepita a Bruxelles come una ritorsione politica del governo di Recep Erdogan contro i giornali e i media del gruppo.

"È legittimo chiedersi quante possibilità di essere ammessa avrebbe oggi l’Italia se presentasse domanda di ammissione all’Unione Europea. A prima vista è una domanda inopportuna da rivolgere ad un Paese che, insieme al Benelux, alla Germania e alla Francia, fa parte del gruppo fondatore dell’Europa. Chi però ha una visione d’insieme degli sviluppi in Italia, non può far altro che concludere che il Paese, sotto la guida del premier Silvio Berlusconi, inizia a mostrare sempre maggiori tratti da ‘democrazia pilotata’".

"L’Europa non può più mantenere il silenzio su Berlusconi".

"La bocciatura della legge sull’immunità apre la strada alla messa sotto processo del premier per vari vecchi casi di corruzione che riguardano i suoi interessi imprenditoriali. Inoltre, la sentenza arriva in un momento in cui il premier è gia alle strette a causa delle sue scappatelle amorose. E, meno di una settimana fa, centinaia di migliaia di italiani hanno manifestato contro i tentativi di Berlusconi di imbavagliare la stampa".



"In un altro paese membro dell’UE tutto ciò sarebbe stato sufficiente a costringere il premier a dimettersi, ma Berlusconi può ancora contare su un grande numero di sostenitori nel proprio paese. È l’espressione degli equilibri polarizzati dell’ Italia, dove senza dubbio aumenteranno le tensioni conseguenti alla sentenza e offriranno al premier una scusa per interessarsi ancora meno degli affari di Stato e salvaguardare ancora più la propria posizione".

"In fondo, il problema non è Berlusconi, ma il sistema politico allo sbando del quale egli è il prodotto. L’opposizione italiana non può chiamarsi fuori causa, avendo spianato la strada al ritorno di Berlusconi con le sue croniche divisioni interne. Nel frattempo, le azioni di quest’ultimo non possono lasciare insensibili gli altri stati dell’UE. L’ Europa non può predicare la democrazia verso l’esterno, e allo stesso tempo continuare a tollerare che a casa propria ci si faccia gioco dei principi fondamentali dello stato di diritto".

(Italia, membro UE, De Volkskrant, 09/10/2009. Traduzione italiadallestero.info. Testo originale EU-lid Italië)

Dopo il voto della Camera, l’altroieri 13 ottobre, che ha approvato le pregiudiziali di costituzionalità avanzate dall’Udc, votato dall’Udc, il Pdl, la Lega e dalla Pd Paola Binetti che ha bocciato (285 voti a favore, 222 contrari e 13 astensioni) la proposta di legge contro l’omofobia che avrebbe dovuto adeguare le norme italiane con il trattato di Lisbona recepito a luglio. Dopo la criminalizzazione dei migranti per il solo essere migranti irregolari. Dopo la manomessa del presidente del Consiglio sulla tivvù pubblica e gli attacchi ripetuti con discorsi, vie legali e organi di stampa addomesticati. Dopo il verdetto di inammissibilità costituzionale del lodo Alfano e l’imputazione in processi di corruzione e frode finanziarie dell’imprenditore Silvio Berlusconi. Si vuole ancora far finta di niente e rimproverare agl’altri di dirci quello che siamo: una nazione allo sbando.

BRUXELLES - Omofobia, immigrazione e stampa: per Navi Pillay, Alto Commissario per i diritti umani dell’Onu, sono diversi i problemi che affliggono l’Italia. [...] Per Pillay il blocco del Parlamento "é un passo indietro" per l’Italia. [...] "L’omosessualità - ha continuato - e gli omosessuali vengono criminalizzati in alcuni Paesi ma non possiamo ignorare che i gruppi minoritari e, tra loro gli omosessuali, sono soggetti non solo a violenza, ma a discriminazioni in diversi aspetti della loro vita". [...] L’aggravante di clandestinità, una norma considerata "discriminatoria" perché "devono esserci le stesse regole per tutti per lo stesso crimine". [..] "noi puniamo la criminalizzazione dei migranti per il solo essere migranti irregolari". [...] "Possiamo chiedere all’Italia di cambiare la legge, non lo escludiamo", ha affermato, ricordando che l’Onu aveva "già sollevato il problema quando era stata presentata la bozza del pacchetto sicurezza e - ha ammonito - continueremo a farlo". La questione verrà discussa in un prossimo incontro con la Presidenza svedese della Ue. L’Alto commissario Onu ha infine affrontato anche il tema della libertà di stampa. "Stiamo monitorando la situazione in Italia e ovunque la libertà di stampa venga minacciata". Si tratta, ha detto ancora la sudafricana, di "un diritto prioritario". Pillay ha annunciato che l’anno prossimo si recherà in Italia, anche se al momento solo su invito del Vaticano. (Ansa, 14/10/2009)

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