• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Riflessione di un giovane di 33 anni sulla propria "via crucis"

Riflessione di un giovane di 33 anni sulla propria "via crucis"

 

Vorrei parlarvi dei giovani, ovviamente secondo un mio parere ed opinione personale, direi un mio pensiero che solitamente compare in me a pancia vuota o prima di pranzare, nel tedio domenicale. I miei pensieri non sono confusi o si presentano in tanti colori, come si narra su noi o alcuni giovani, credo che arrivato a quasi 33 anni si diventa o si varca, scusatemi, la via crucis, insomma cercano e/o cerchi anche in forma paranoica, di andare a farti crocefiggere come insegna il Cristo persona o come possa tanto insegnare F. De André nel ’68 che da grande ha fatto il suo capolavoro la Buona Novella in quei tempi in cui i giovani credevano di cambiare il mondo e le donne chiedevano, insomma il femminismo. Io penso che sia stata solo un’arroganza dire che per la prima volta nasce il movimento culturale dei giovani quando la storia c’insegna che prima ce ne son stati altri e v’invito ad indagare e leggere la storia, posso ben dire che il 1968 non è stato il 1848 e nemmeno altre importatissime date dove i giovani si son ribellati e dove hanno schiacciato padroni e altro, comunque tutto ciò per dire come certi movimenti così interessanti facciano poi spazio ad altri movimenti infami e crudeli come la mafia, essendo del trapanese ne so qualcosa e scusatemi se son sincero e non temo intimidazioni o altro pur avendo le mie responsabilità, dinanzi a questa parola di origine araba. Mafia, traduzione non c’è o almeno così avrò letto da sempre in certi dizionari o in ogni dove, appunto questa parola fa trasfigurare la realtà e si sente sempre un pò di freddo a pronunciarla, insomma mette molta paura, talmente tanta che appunto è peggio di qualsiasi incubo. A me che mette ugual paura essendo giovane non intederei mai essere o immischiarmi a questa intima forma eccelsa, ma come si può fare l’indifferente?
 
Quando la senti e la vedi, evidentissima su ogni siciliano o anche su ogni italiano, quello della maggioranza siciliana più che mafia è prepotenza, nel linguaggio poi, però il nesso del mio pensiero va nel quotidiano, dove ognuno, cioè ogni individuo o persona a te cara, amico, collaboratore, maestro ecc. ecc. usa linguaggi razziali e d’intimidazione mafiosa anche con il semplice "così per fare un esempio". Quando mi capita di sclerare per esempio sul lavoro magari per la gente non è un attimo di stress o un attimo dove un ragazzo intende parlare e non farsi schiacciare, i maestri cosa ti dicono, fatti i fatti tuoi sennò così non puoi andare avanti nel mondo del lavoro. Ditemi voi che cosa significa una frase del genere, molti professionisti che ti dicono frase di questo genere. Non è intimidazione come per dirti "stai zitto che la verità..." o come per dirti "stai zitto che sei nuddu miscatu cu nenti!". Quindi io penso che un giovane viene sparato moralmente come con un colpo di pistola quando ti arrivano sempre costantemente frasi di questo tipo da professionisti, amici e altro che feriscono molto di più di un proiettile. Come potete dire ad un giovane di starsene zitto?
 
Io ammiro in questa terra di Falcone e Borsellino, il coraggio di molti però la mafia appunto dall’arabo qualcosa che non c’è mi fa pensare sicuramente all’animo di molti, cos’è l’anima? Qualcosa che non c’è, ma che è in ognuno di noi e qua nel trapanese la mafia è uguale, è etica, costume. Qui la mafia è talmente oramai invisibile per molti che non parliamo più tra di noi ma parliamo con noi stessi come tanti muti (ed ecco che mi collego a fatto che oggi tutti pensano di essere tanti filosofi perché appunto pensano troppo), che se dobbiamo parlare con qualcuno dobbiamo sapere chi è, insomma io ammiro il grande Saviano con Gomorra però non può venirmi a dire che in Sicilia ci sta un forte senso di antimafia, non è vero non è assolutamente vero!
 
Ciò che la mafia è oggi in Sicilia è peggiore di prima. Sta in ognuno di noi sotto forma di anima e se tutte le vie o gli aereoporti o le scuole hanno preso il nome di Falcone e Borsellino state sicuri che molti qua non hanno capito nemmeno cosa hanno lasciato questi grandi giudici. Però è ovvio che nei primi anni ’90, freschi della loro strage qualcosa stava cambiando, ma oggi dopo 20 anni di governo malato siamo ritornati ad un imbroglio crudele, si fa finta e si tiene ben nascosta, però ogni cittadino che la pensa diversamente e che intende lavorare deve stare con il bavaglio, insomma muto. Così facendo i maestri del lavoro c’insegnano che non puoi trovare clienti se ti schieri con un’ideologia.
 
Ciò che intendo dire anche in maniera ironica, ma anche molto nervosa e ripeto nel pieno tedio domenicale in un paesotto corrotto mafioso come Mazara del vallo, dove la povera gente, cioè quasi tutti, non sa più cosa dire e a chi fidarsi, oramai qua siamo alla forca e chiediamo aiuto a chi non si sa. Siamo completamente alienati, lontano da ogni espressione e orgoglio vero e proprio delle nostre radici e origini, insomma la televisione ha avuto un ruolo molto consistente e per mio giudizio già possiamo cominciare da questo telecomando blando che gonfia e fa propaganda e per la gente un po’ ignorante o per meglio dire, scusatemi, che non s’informa con altro e che non vede sfumature e che magari senza giudicare o incriminare, diffamare. Insomma ci stanno persone che magari non hanno tempo per la crisi sul lavoro e per portare avanti la famiglia capisco, non sono un pazzo intellettuale che non vede altro che il proprio fondo schiena e nient’altro, insomma chi ha tempo e chi come me vuole e può dire qualcosa che lo faccia e che se ne occupi. Chi si sente schiacciato e represso come me e che per trovare un posto sociale è o non è disposto a cedere la propria anima e trasformarsi ad un picciotto e starsene muto dinanzi gente incapace e cialtrona che non sono professionisti che lo dica pure, ricordiamoci che essendo cittadini abbiamo più diritti di chiunque altro ente. Non collegatevi con persone sospette e falsi maestri e con gente che vi usa, appena trovate una prima insoddisfazione o qualcosa che vi faccia pensare a pelle "perché così qua funziona". Il pregiudizio è verità purtroppo, non statevene zitti che poi la bugia o la falsità si trasforma nella vostra verità finchè la realtà è soltanto questa e basta.
 
Ecco perché in Sicily il centro-destra prende moltissimi voti perché si sta alleati al più forte, tutti qua amano arricchirsi facilmente e tutti amano arricchirsi dal nulla, senza impegno e studio e sacrifici. Oggi insomma vogliono diventare tanti Silvio Berlusconi, che è un mito in Sicily anche se ultimamente qualcuno se ne vergogna. Io capisco perché anche io ho avuto momenti di disfatta, dove magari una vincita al lotto, però non è così che si fa. Quindi un tempo si diceva "ma ti sembra che abbia il padre in America", oggi dicono "mica sono parente o amico di Berlusconi". Il concetto è uguale, questa America che conosciamo non è altro che l’America che conosce la Mediaset che penso che Obama non condivide. L’Italia ha sempre usato il mito americano dai tempi del fascismo sino ad oggi; penso che lo stato anziché la mafia (scusate ma sto giocando per attimi di disfatta) qua sia arrivata nei tempi dei repubblichini di Salò dove a certi siciliani li mandavano a Nuova York per farli diventare grandiosi nel loro settore come un corso di formazione. A quei tempi o eri un ebreo che doveva andare sempre in America oppure se rimanevi qua dovevi farti questo corso, come oggi per esempio se intendi intraprendere la via della criminaltà basta farsi un corso in prigione la migliore università criminale.
 
Quindi poi la domenica dove un povero ragazzo deve rilassarsi e staccarsi da ogni cosa, accende la tv e vede format come Belli dentro e altri programmi della Mediaset o Mafioset. Il mio può sembrarvi un urlo paranoico ma devo confermare che molti siciliani, ahimè, sono mafiosi nell’animo e quindi sono razzisti e tutto ciò che ne segue. Ecco perché viene male ad istirpare questo male, perché è molto intimo, lo vedo in tutti e non c’entra se sei di destra o di sinistra. Se sei di destra o di sinistra dipende dal vento, insomma bandiere e, come diciamo qua, animelle che fanno doppia faccia, tipo certi maestri o professori che hanno resonsabilità e poi prendono un giovane come me e lo mettono, secondo loro, in mezzo alle loro storie malate risolvendo qualcosa. Ma sappiate che la storia insegna e anche la vita come ho vissuto io e consiglio a molti giovani siciliani di avere sempre un alternativa come io. Createvi un’alternativa, solo così potete fuggire dal fantasma mafioso che risiede nell’animo di ogni benpensate stupido ed giudaico malato con problemi familiari che magari cerca di sfogarsi su noi giovani. Scusate questa è una mia questione privata, resistere e crearsi un’alternativa, non c’entra il linguaggio ma cosa veramente dicono. La mafia è nell’animo di ogni cittadino siciliano specie di provincia quindi bisogna educarli e con vent’anni di mala educazione della Mafioset cioè Mediaset, dove ogni genitore manda i figli al carcere oppure in certi reality o altro e piangono e fanno come ogni ebreo giudaico e mafioso fascista la finta di essere vittime e carnefici. Scusatemi ma bisognerà che qualcuno ogni tanto dica come vanno le cose qua giù. Se questi non educassero più a far diventare tutti dei stolti mangia-soldi con poco, senza far nulla. Non andiamo da nessuna parte, qua bisogna educare e su certi punti la politica è ovvio che non può far nulla e solo i giudici, i cosidetti PM, possono fare qualcosa, e anche i professori. Stiamo sempre attenti a chi insegna che nei momenti di guerra, come in certi paesi arabi e come insegna la nostra storia e la nostra ex guerra civile industriale fatta in casa, erano i primi ad indossare fanatismo e a carruzziare la gente con se e farla andare alla morte certa.
 
Sconfiggiamo qualcosa che non c’è, cambiamo animo e spirito.
 
Io adesso mi faccio la mia crocifissione ma so che ritornerò, so che continuando così da queste parti non vado da nessuna parte se non a morir di fame ma se è questo il prezzo da pagare eccovi l’alternativa. Imparate a vivere senza l’aiuto di nessuno, fuori dal sistema e da ogni cosa che lo rappresenti; allora sì che con disciplina e difficoltà sarete puliti e mai schiavi e cialtroni che vanno dietro ai soldoni. Scusatemi sarò stato confuso ma è difficile parlare di tanto male che ogni santo giorno bisogna sopportare, ne devo bere molto di questo amaro calice, ne devo bere molto sino a toccare il fondo! (G.Lindo Ferretti CCCP fedeli alla linea).
 
Buon tedio domenicale a tutti e educhiamo i nostri figli ma prima educhiamoci anche noi, chiudiamo gli occhi e pensiamoci e fermiamoci un po’ a riflettere e vedremo il mostro che vive dentro noi stessi.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares