Ravenna avrà finalmente la sua moschea

Non rispetterà la dimensione dl progetto iniziale, tuttavia avrà una capienza massima di 200 persone. Costruita su due piani, avrà ingressi separarti per uomini e donne. Anche una sala per preghiera, una biblioteca e relativa sala di lettura faranno parte dell’unico manufatto.

Al primo piano anche l’appartamento dell’ Imam che occuperà una superficie di 70 metri quadri....

Ravenna - Ce n’è voluta, ma alla fine ha prevalso il buon senso, difronte a certa arroganza manifestata dai partiti di opposizione alla giunta Matteucci, guidata dal suo paladino Alvaro Ancisi, che ne è anche vicepresidente nazionale dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni Italiani).

Vedremo quindi a breve cambiare il paesaggio nella zona industriale e commerciale delle Bassette, nella prima periferia nord della città di Bisanzio: infatti saranno i caratteristici minareti a stagliare con le argentee torri e colonne del vicino petrolchimico ex Eni, una stabilimento che fino a 15 anni fa dava lavoro a 4.000 persone, indotto compreso, e che ora ha ridotto la forza lavoro a qualche centinaio di dipendenti.
Tornando alla moschea non vi sara più la scuola coranica, ne il promesso centro culturale.

Da 1.500 metri quadri del progetto iniziale , su un lotto complessivo di 3.800 , si è passati ad ua metratura coperta di 740,50 .

La struttura avrà un’altezza di m. 7,60 con 2 minareti che saranno privi di accesso. L’altezza di quest ultimi sarà di metri 15,30, un mixer tra torri coraniche ed industriali, che cambierà notevolmente l’orizzonte per chi proviene attraverso la statale Romea da Venezia verso Ravenna. La comunità musulmana ravennate, è composta di circa 4.500-5.000 persone di cui 500 sono i praticanti di questo tempio "sofferto" per motivi oltranzistici da parte di una certa destra, che riuscì a coinvolgere anche l’Associazione delle piccole e medie industrie che qui alle Bassette, ha proprio il suo maggior polo operativo, al fine di impedire che la moschea venisse eretta qui.

Sempre la lista per Ravenna, che fa capo ad Ancisi riuscì a roccogliere un buon quantitativo di firme per proporre un referendum, ma il buon senso,ha fatto ritirare tale proposta che sapeva più di mossa "di certo cattolicesimo integralista".

Ci saranno ancora tempi tecnici da rispettare prima della sua realizazione. "Siamo ancora in fase istruttoria , potranno subentrare richieste di modifiche del progetto da parte dei tecnici del Comune , oppure anche degli enti esterni , -tiene a precisare l’assessore Gabrio Maraldi-, un iter che si dovrebbe risolvere nel giro di qualche mese".

Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Matteucci che parla di "soluzione di buon senso , dove il Comune non spende un euro.

Alla domanda su chi ha vinto in questa vicenda la sua risposta è stata laconica :" hanno vinto Ravenna e la Costituzione."