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 Home page > Attualità > Cronaca > Perché non firmo

Perché non firmo

Ho ricevuto un invito a firmare una petizione (http://www.petizionionline.it/petiz...) relativa a un esposto da presentare alla Procura di Milano per aprire delle indagini su una presunta montatura sulla vicenda dell’aggressione a Piazza Duomo del 13 dicembre.

Io non ho firmato e non firmerò, e vorrei spiegare perché.
 
Non sono un sostenitore di Berlusconi, lo racconta, credo, il tipo di lavoro che faccio ogni giorno, le cose che scrivo. Ma non riesco proprio a capacitarmi di questa sindrome "del complotto a tutti i costi" che ormai sta diffondendosi a macchia d’olio.
 
Da tecnico (proprio per il lavoro che faccio) sulla vicenda di Piazza Duomo posso dire con certezza tre cose. Primo, un uomo lancia un oggetto contro il volto di Berlusconi ed è un oggetto pesante (velocità, angolazione e traettoria) che lo colpisce al volto. Secondo, Berlusconi è colpito e visto il colpo (e l’età) danni ne ha certamente ricevuti. Terzo, siamo davanti a uno dei più gravi e criminali flop della sicurezza approntata per un premier nel nostro Paese (in questo caso privata, visto che Berlusconi di quella del ministero dell’Interno non si fida dopo alcune "fughe di notizie" relative e festini e festoni).
 
Detto questo. Ha ingigantito? Si, probabile. Ha cavalcato la vicenda? E’ davanti agli occhi di tutti. Ma da qui a dire che è stato "un complotto" ce ne passa.
 
Quindi penso che questo continuare a cercare "il complotto" a tutti i costi prima di tutto non serva niente, ma che anzi rischi di distogliere energie e attenzione dal problema reale. Per ora (e spero solo per ora) l’opposizione alla peggiore destra europea (di cui Berlusconi è solo un simbolo) preferisce crogiolarsi in "complottismi" e "vittimismi" invece di fare quello che ci sarebbe da fare
 
Cosa? Semplice, l’opposizione!

Disegnare una proposta realistica e alternativa per questo Paese. E poi cercare il consenso nella società.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.102) 31 dicembre 2009 12:53

    Volendo ragionare dell’aggressione dovremmo parlare della "inettitudine" della scorta. Qualunque esperto griderebbe allo scandalo. Invece i nostri Untori della parola si sono ben guardati dal fornire al pubblico la relativa "Legenda per un delitto". Meglio fare filosofia sul clima di odio. Poi, dopo la "conversione" sulla via di Arcore, lanciare l’appello all’amore. Ecco la strategia migliore per i cultori della Pescitudine che si specchiano sulle "idee confezionate" per sentire di esistere. (altro ancora => http://forum.wineuropa.it

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