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Opel, "verdetto" alla prossima settimana. Secondo alcune voci GM preferirebbe Magna

Il 20 maggio sono stati presentati i piani per l’acquisto della casa automobilistica tedesca da parte di Fiat, Magna con l’ausilio della Gaz e della banca russa Sberbank, nonchè il piano presentato all’ultimo da RHJ, controllata dal fondo statunitense Ripplewood.

<< La decisione sul futuro della Opel verrà presa nei primi giorni della prossima settimana>>, secondo il ministro del lavoro del governo di Berlino Olaf Scholz.

Ieri un improvviso colpo di scena che aumenta ulteriormente la tensione in queste ore decisive per il futuro non solo della casa di Russelsheim ma anche per il futuro degli stabilimenti Fiat in Italia, soprattutto Pomigliano e Termini Imerese: la proroga concessa fino alle 24, da parte dell’esecutivo presieduto dal cancelliere Angela Merkel, per la presentazione dei "Piani".

Oggi i giornali tedeschi parlano di una propensione del governo tedesco per il piano presentato da Magna, la compagnia di componentistica austro-canadese, ma si tratta solo di indiscrezioni basate su dichiarazioni fatte da soggetti non definiti.

In settimana si è tenuto l’incontro tra l’ad Fiat, Sergio Marchionne, ed il capo della Ig Metal, il potente sindacato metalmeccanicotedesco, Berthold Huber.
 
Huber ha chiesto a Marchionne tre cose:


- Disponibilità di liquidità da parte della casa di Torino per il rilancio degli investimenti;

- La salvaguardia dei livelli occupazionali in tutti gli stabilimenti Opel in Germania, senza chiusure di siti produttivi;

- Il rilancio, e soprattutto, la garanzia del mantenimento del marchio.



Richieste che sono state ascoltate con attenzione dallo stesso Marchionne, tanto è vero che secondo indiscrezioni di stampa l’ad Fiat sarebbe intenzionato a "mollare" il marchio Lancia.

Con i sindacati tedeschi però la partita non sembra essere tanto facile come è stato per la Uaw americana: i lavoratori tedeschi sono abituati a forme di "cogestione" impensabili per la natura e la cultura degli stabilimenti italiani.

Huber ha chiesto anche l’assicurazione di forme di partecipazione alla direzione aziendale ed al controllo societario.

Secondo quanto si apprende oggi, sempre da fonti giornalistiche tedesche, Karl Franz, presidente del consiglio di fabbrica Opel e numero due della IG Metall, avrebbe chiesto agli aspiranti acquirenti un incontro, fissato al massimo per martedì prossimo, con il sindacato.

Magna e RHJ pare abbiano dato la loro disponibilità, mentre Fiat per il momento sembra essere più prudente.

Esponenti di vertice di Gm hanno fatto sapere che la casa di Detroit sembra molto interessata al piano presentato dalla Magna, ma non c’è chiarezza in merito.

La partita si gioca soprattutto a livello politico, in quanto l’ultima parola spetta a chi deve metterci il danaro: ed in questo caso è il governo della Merkel.

Infine, sul fronte statunitense, ieri scadeva il termine fissato dal giudice fallimentare Usa Arthur Gonzales, per la presentazione di ulteriori offerte per Chrysler.

A quanto pare Fiat ce l’ha fatta ed entro il 27 maggio dovrebbe essere dichiarata vincitrice la casa del Lingotto.

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