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 Home page > Tribuna Libera > Offerta: il souvenir del Duomo te lo tirano dietro

Offerta: il souvenir del Duomo te lo tirano dietro

Un rutto può istigare all’odio ed alla guerra civile?

Mi è arrivata una mail da parte di una persona spiritosa che dice: "Offerta! Qualcuno vuole comprare un souvenir del Duomo di Milano? Quest’anno te li tirano dietro!".
 
Mi chiedo se questo messaggio sovversivo potrà mai, un domani, essere oggetto delle attenzioni da parte della Digos. Di sponda a questa preoccupazione ho ascoltato quello che si sono detti un paio di mattine fa un po’ di giornalisti, magistrati e politici sulla questione Berlusconi. Una comica? Magari, ci sarebbe almeno da seppellirli con una risata.

C’era la Concia con il suo argomentare inutile ed equidistante modello "basta con la demonizzazione dell’avversario e con chi dice che Berlusconi è un mafioso", c’era Facci che ricordava a Storace (fascista troppo grasso per rifarsi un’altra passeggiata a Roma a piedi) quando spegneva una sigaretta sul braccio di un socialista all’epoca di Tangentopoli, con quello che diceva una roba tipo: "Io? Ma che stai a di’, ti querelo". Non mancava De Michelis che, con la faccina da orsacchiotto bastonato, ricordava i tempi di quando lo misero in gattabuia (poraccio) e rimarcando come l’odio ha le sue radici nello smantellamento di quella stagione fulgida per la democrazia.


Confesso che mi sono immalinconito ad ascoltare tutte queste argomentazioni e a vedere le facce di quelle persone. Mi ha fatto malinconia il coraggio dell’ex fascista, l’ipocrisia della piddina, il nulla del Facci, la paraculaggine del socialista DeMichelis "prendo tutto io".
 
Il top, con la sua bella figura, è stata, però, l’intervista sul Tg2 al prete che ha visitato il ducetto di Arcore. Siamo prossimi al Natale, e ho singhiozzato quando l’ho ascoltato dire: "Mi ha chiesto: "Perché mi odiano?". Ed io ho guardato la croce del Cristo alle sue spalle". In mezzo a tanto miele contornato dalle acute osservazioni della Guzzanti sulla fierezza di Berlusconi (pure lei) do un nove alla modestissima Bindi. E che cazzo!

Ed ora aspetto il discorso dell’emerito Presidente della Repubblica. Per quella sera è previsto cotechino, salsicce e fagioli come cena a casa mia. Ho idea che mi scapperà da ruttare. Mi chiedo: "potrò?".

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