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Multinazionali: la guerra invisibile

In teoria, quello che unisce i Paesi poveri, che vendono o affittano le loro terre (a basso prezzo alle multinazionali dei paesi ricchi), sono le necessità sul territorio di investimenti, trasferimenti tecnologici, l’aumento della la produzione agricola.

Mentre i Governi dei paesi ricchi e complici delle multinazionali fanno le guerre vere per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul cattivo del momento da sconfiggere, uccidendo innocenti, o sovvenzionando rivolte nei paesi poveri per procurarsi le materie prime, creano un diversivo ignobile e grondante di sangue innocente, dando la possibilità alle multinazionali di condurre una guerra silenziosa e devastante per le popolazioni dei paesi poveri.

Infatti, negli ultimi anni, questi benefattori dell’umanità, hanno invaso l’Africa, Sudamerica, Indonesia e Filippine, con le promesse di investimenti e infrastrutture, riuscendo a strappare contratti truffa di affitto con una scadenza approssimativa e acquistando terreni pagandoli praticamente una miseria, impossessandosi cosi di 20milioni di ettari di terre di questi paesi.

Uno dei tanti casi più pubblicizzato è stato quello che ha coinvolto l’impresa coreana Daewoo, che in Madagascar ha affittato quasi la metà della terra coltivabile dell’isola per i prossimi 100 anni. Il mais che verrà prodotto in Madagascar sarà inviato, per la maggior parte, a Seul. Sull’isola oltre il 70 per cento della popolazione vive in stato di povertà e più di mezzo milione di persone riceve aiuti costanti dal programma mondiale per gli alimenti. 



Le giustificazioni accampate da questi benefattori della terra sono state che: il terreno fertile occorre per la produzione agricola intensiva e la produzione di biocarburante. Sono stati veramente lungimiranti, peccato però che questi altruisti benefattori non hanno tenuto conto del fatto che demograficamente queste popolazioni crescono tantissimo e di conseguenza i terreni che loro con le promesse di pinocchio hanno arbitrariamente affittato o acquistati occorrono ai legittimi proprietari per le coltivazioni e i pascoli.

Per la bontà dei governi dei paesi ricchi e l’altruismo infinito delle multinazionali, attualmente nel mondo ci sono circa 1,2 Miliardi di persone che muoiono di fame. Se a questo cospicuo numero di affamati ne aggiungono altri, per i buoni della terra non ci sono problemi.

Le loro pance e i loro conti in banca crescono sempre di più a discapito sempre dei poveri della terra.

Commenti all'articolo

  • Di Gloria Esposito (---.---.---.167) 4 luglio 2009 19:37

    Riguardo alle multinazionali ,le consiglio di approfondire il tema dei brevetti sulle sementi che è interessantissimo:le imponenti multinazionali agrochimiche quali Monsanto ,Bayer,DuPont,Syngenta etc coltivano piantagioni di soia,mais,colza ,cotone ogm nei paesi in via di sviluppo e poichè queste sementi sono brevettate,all’agricoltore tolgono la possibilità l’anno dopo di ripiantarle senza contratto.Spesso poi le innovazioni nel campo delle nuove varietà di piante sono frutto di ruberie da parte delle grandi aziende alle antiche conoscenze tradizionali che non sono tuttora protette dai regimi legali internazionali di protezione.
    Tanti saluti
    Gloria

  • Di DinoBrancia (---.---.---.209) 4 luglio 2009 21:14

    Sig.ra Gloria,
    La ringrazio per il commento 
    sto lavorando anche sul suo suggerimento.
    le multinazionali fanno un passo alla volta per non attirare l’attenzione, adesso li estromettono dai terreni e poi continuano lo scempio. 

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