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La tragedia di Haiti. Una catastrofe annunciata?

Notizie curiose e inquietanti.

Dal 12 gennaio 2010, giorno in cui, alle ore 16 circa, un terremoto di magnitudo 7.3 della scala Richter, ha devastato i centri abitati dell’isola di Haiti, i soccorsi e gli aiuti da ogni parte del mondo si sono susseguiti incessantemente.
 
Eppure le ultime notizie non sono incoraggianti.
 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto sapere che le vittime di questa immane tragedia ammontano, sino ad oggi, a circa 70 mila e aumentano di giorno in giorno, mentre si ha sempre più necessità di ospedali da campo e di medicinali.
 
La morsa della sete e della fame continua a farsi sentire e i soccorsi sono resi difficili per il caos esistente nelle strade e negli aeroporti, e per i saccheggi e le violenze effettuate da bande armate e senza scrupoli che portano via ogni cosa dai negozi e dalle case distrutte e abbandonate.
 
A peggiorare la situazione è la notizia che sono in circolazione circa 3000 detenuti, che il sisma ha liberato dalle prigioni, molti dei quali ritenuti pericolosi. E’ però confortante sapere che, per garantire la sicurezza, gli Stati Uniti d’America hanno già disposto l’invio di 12 mila soldati.
 
"La più grande operazione di aiuti compiuta dagli USA", ha dichiarato il Presidente Obama, mentre il Segretario dell’ONU Ban-Ki-moon ha ammesso che si tratta della "più grave crisi umanitaria nell’arco di decenni", resa ancora più difficile dalle scarsissime strutture di soccorso presenti ad Haiti.
 
Una situazione veramente tragica e difficile, a cui il Papa Benedetto XVI ha fatto riferimento appellandosi alla generosità di tutti i popoli del mondo, mentre il Ministro degli Esteri Frattini ha annunciato che il Governo italiano cancellerà il debito di 40 milioni di euro che Haiti ha verso l’Italia, per un primo aiuto alla ricostruzione.
 
In tutto il mondo le notizie e le smentite si susseguono ora per ora. Fra queste una notizia curiosa secondo la quale il Presidente del Senegal, Abdaulage Wade, avrebbe proposto una soluzione radicale al ripetersi di calamità naturali ad Haiti, offrendo ai suoi abitanti, discendenti degli schiavi, una terra in Africa, in cui potrebbero "tornare" per costruire un futuro migliore.
 
Altra notizia, per la verità piuttosto inquietante, è stata fornita dal TG COM Mondo in data 13 gennaio 2010, secondo la quale il sisma di Haiti sarebbe stato preannunciato dal settembre 2007 da un docente dellIstituto di Geologia dell’Avana, Patrick Charles, con un articolo pubblicato su "Le matin Haiti".
 
Tale sisma sarebbe poi stato confermato anche dal Direttore dell’Energia e delle Miniere, Dieusel Anglade, che avrebbe concluso la sua previsione con le parole: "Non ne parliamo, non diffondiamo il panico, ma sarà una catastrofe".
 
Non è dato sapere sino a che punto tali previsioni siano state diffuse tra gli abitanti di Haiti, né quante vite umane potrebbero eventualmente essersi salvate, ma, col senno di poi, qualche riflessione si impone. Pur nella consapevolezza che, comunque, non sarebbe stato umanamente possibile prevedere i tempi di una tale catastrofe.

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