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La Spezia: fissata per il 4 dicembre la manifestazione per la sicurezza organizzata su Facebook

La questura della " città del golfo" intanto ha autorizzato la manifestazione. I centri sociali del Nord - Italia cercheranno di impedire lo " sfoggio muscolare dei neofascisti razzisti" . 

E’ nato a La Spezia, città tra l’altro da sempre conosciuta per la sua tolleranza ed il suo anti - razzismo, un nutrito gruppo, circa 3600 persone, il cui unico interesse accomunante è la cacciata degli zingari dalla città.
 
Per scambiarsi le proprie opinioni utilizzano Facebook, popolare mezzo informatico che sta sostituendo le italiche tradizionali piazze cittadine come luogo della comunicazione tra i più giovani.
 
La rivolta contro gli zingari alla Spezia nasce lo scorso 11 Novembre quando, in un agguato dal sapore vagamente razzista, sette cittadini romeni, probabilmente di etnia rom, picchiarono selvaggiamente un atleta che a La Spezia è considerato un istituzione, Pietro Lavalle vogatore dell’armo della borgata cittadina del Canaletto, vincitore di ben undici palii del mare cittadini.
Dire Lavalle alla Spezia è un po’come dire Aceto a Siena tanta è la popolarità dell’uomo considerato una vera e propria istituzione all’interno del rione del quale ogni estate difende i colori in occasione del Palio marinaro. Insieme all’atletico Lavalle fu aggredito pure il figlio minore di questi.
 
L’aggressione avvenne alle otto di sera dell’undici novembre ed il movente fu attribuito dalla polizia alla mancata offerta di una sigaretta, che Lavalle ed i ragazzi che si stavano allenando con lui non avevano, ad uno dei sette romeni.
 
La gente del Canaletto e di tutta la città attribuì la responsabilità di quanto accaduto alla presenza di troppi accampamenti abusivi di Rom in città che si formano dalla sera al mattino nei terreni dove una volta sorgevano i molti stabilimenti industriali spezzini dismessi.
 
Si è così costituito su Facebook il gruppo di protesta, in cui si sono infiltrati vari estremisti della destra xenofoba, che non hanno avuto remore ad invocare il lanciafiamme contro i rom. Si sono poi dati appuntamento per il prossimo quattro Dicembre, alle ventuno, di fronte al Palazzo Comunale quando tenteranno di stringere d’assedio la giunta di centro- sinistra capeggiata dal Sindaco Federici colpevole, ai loro occhi, di aver ridotto La Spezia ad essere una città insicura a forza di buonismo e di accondiscendenza verso “ questi cittadini neo - comunitari”.
 
La Lega Nord, che sarà presente alla manifestazione con i propri simboli di partito, denuncia che la giunta Federici “ha regalato, a titolo di contributo di solidarietà, 145.000 Euro a zingari e romeni, sottraendoli ai poveri spezzini di razza italiana”.
 
Oggi però il giornalista Paolo Crecchi sul maggior quotidiano ligure esacerba, se possibile, ancora di più gli animi asserendo che la colpa dell’invivibilità della città del “ Golfo dei poeti” non sarebbe da ascrivere agli zingari presenti localmente, in gran parte cittadini serbi e dunque extra - comunitari, bensì agli immigrati romeni, giunti a frotte dopo l’ingresso di Bucarest nell’Unione europea.
 
Rifondazione comunista e tutta la sinistra radicale hanno già preannunciato una contro - manifestazione a cui aderiranno pure i Centri Sociali del Nord Italia che cercheranno di impedire lo “sfoggio muscolare dei neofascisti razzisti”.
“Impediremo ai manifestanti razzisti di marciare su Palazzo civico” hanno detto.
 
Pregustando già possibili duri scontri tra manifestanti e forze dell’ordine il primo cittadino spezzino ha richiesto al Prefetto della provincia ed al Questore di oscurare il sito anti - rom su Facebook e di vietare il corteo del 4 Dicembre.
Mentre il Prefetto ha accolto ed inoltrato alla magistratura la richiesta di Federici, la Questura invece ha autorizzato il corteo anti- rom, accogliendo così le richieste della minoranza di centro - destra in Comune. Ogni contro- manifestazione è stata invece vietata. 
 

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