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 Home page > Tribuna Libera > La filosofia non è per tutti e nemmeno il dolce pensiero lo è

La filosofia non è per tutti e nemmeno il dolce pensiero lo è

 

Scrivo questo nuovo brano di F. Battiato perché, modestamente, mi ritrovo sempre sul suo livello filosofico. Sarà perché respiriamo quasi la stessa aria siciliana?

 

Oppure perché io, strafatto della sua musica e dei suoi libri, che propone di leggere e che almeno qualcuno ho letto, ho avuto un bagliore e ho composto un testo simile che si intitolava "Ich sneider des auges", cioè il taglio dell’occhio o occhio tagliente, dove il mio pensiero andava all’orizzonte ai nostri occhi e palpebre e a quelli di un’aquila onde noi umani li chiudiamo a taglio di orizzonte, e per me questa frase racchiude molto dei comportamenti della metafisica umana. Non mi prolungo molto nello scrivere il mio brano, che nemmeno ricordo più dove l’ho messo e di sicuro non è come quello di un grande artista ma gli somiglia.

 

Io avevo a quei tempi 27 anni (adesso ne ho quasi 33)... ma dicevo gli occhi degli uccelli e specialmente l’aquila, uccello simbolico come ben sappiamo e uccello solitario emblema dell’america giudaica onde questo tipo di aquila nutre uno solo dei figli, il più, come dire, venuto bene mentre l’altro si prepara ad una prematura agonia poi viene mangiato dal fratello ben nutrito.

 

L’America rispecchia questi valori, ecco perché ci possiamo chiedere come mai tutta questa gran grassa storia che dal pieno medioevo sino ad oggi non pare tanto chiara, ma ce ne possiamo fare un’idea che nemmeno un Obama potrà cambiare. Oddio, spero che lo faccia ma ci vogliono secoli e secoli, speriamo di meno visto che oggi siamo più veloci o almeno così fanno capire. Ma ognuno di noi che oggi sta in questo tempo ovviamente stava anche nei tempi antichi se no non si spiega come siamo giunti sino a questi tempi, cioè mica nasciamo dal nulla, poi riflettendo nemmeno il nulla non ha una storia, tutto è il nulla quindi... Insomma oltre a confondere le idee, volevo precisare come pensando almeno un po’ e rispettandoci di più, pensando che non siamo qua ma qui come in quiete e la vita umana è un dono miracoloso difficile da ottenere come certi orientali ed africani affermano, invito tutti noi a riflettere su quello che siamo, però non tutti siamo e abbiamo una funzione... Insomma essere un umano e in vita sana non è un dono così semplice quindi per chi lo ha che rispetti chi non può averlo.

 

Basta poco per amarci ed infatti ho voluto inserire questo brano di Battiato per fare un punto su quel che voglio dire: penso che ci serva la buona arte come la buona musica, ma in questo caso i buoni versi per respirare, riteniamoci fortunati che quest’ epoca non è poi così distruttiva. Quando vedo certe canzoni o scritture, quando vedo certe persone, quando calco le strade, quando calpesto memorie di grandi uomini nel mio vivere quotidiano cerco sempre più di a migliorarmi e so che non tutti i miei cari amici sono adatti a pensare quindi che la filosofia la faccia chi sa pensare. Non sono d’accordo sul fatto che molti oggi studiano sperando in un posto di lavoro o magari in una dignità anche filosofica. Non sono d’accordo e come certi grandi autori ho scelto di interrompere gli studi perché come certi dottori o artisti la cavia per prima sono io, poi posso parlare degli altri in forma ermeneutica e capire le ragioni degli altri però al costo di rovinare la mia stessa vita. Ovvio che questo non fa di me un bel niente e di sicuro non mi fa amare come lo scrittore, il politico, il prete, comunicare fa male e di certo non ti fa amare. Occorre contenere sia il bene che il male... Vi lascio ai versi del grande Franco Battiato.

 

Inneres Auge


Come un branco di lupi che scende dagli altipiani ululando
o uno sciame di api accanite divoratrici di petali odoranti
precipitano roteando come massi da altissimi monti in rovina.
Uno dice che male c’è a organizzare feste private
con delle belle ragazze per allietare primari


e servitori dello stato?
Non ci siamo capiti e perchè mai dovremmo pagare
anche gli extra a dei rincoglioni?
Che cosa possono le leggi dove regna soltanto il denaro?
La giustizia non è altro che una pubblica merce...
di cosa vivrebbero ciarlatani e truffatori
se non avessero moneta sonante
da gettare come ami fra la gente.

 

La linea orrizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
Con le palpebre chiuse s’intravede un chiarore che con il tempo
e ci vuole pazienza, si apre allo sguardo interiore:
inneres auge, das inneres auge

 

La linea orrizzontale ci spinge versola materia,
quella verticale verso lo spirito.
Ma quando ritorno in me, sulla mia via,
a leggere e studiare, ascoltando i grandi del passato...
mi basta una sonata di corelli, perchè mi meravigli del creato!

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