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L’importanza di chiamarsi "clienti Prestigiacomo"

Una serie di provvidenziali fatalità affratellerebbero il ministro dell’Ambiente, i suoi clienti, le commissioni che contano, le aziende col grano e l’inquinamento del siracusano. E lo Stato ne finanzia la bonifica con 770 milioni. Ma per mano di chi?

In fila al ministero. 

DicevamoSiracusa muore sotto le polveri sottili (sostanzialmente, la città più insalubre d’Italia), Siracusa patria del ministro dell’Ambiente Prestigiacomo. Siracusa e circondario sono uno dei poli industriali più vasti del Mediterraneo. Il ministro è invece uno dei tanti “undici” della squadra di governo, sul quale regna la mano del destino. Proviamo a capirci qualcosa: la signora Prestigiacomo figurerebbe negli organigramma (detenendone quote piuttosto alte) di almeno 3 societàFincoe SrlVed Srl (di proprietà di papà-Prestigiacomo, con sede a Priolo, Siracusa) e Coemi Spa (ancora Priolo). Questa è un’industria elettromeccanica dai numerosi e altolocati clienti. Alcuni nomi: EnelErgRaffinerie Mediterranee, Isab EnergyAir LiquideEsso ItalianaSasolSnam Rete Gas (Messina), Enel Produzioni (Termini Imerese).

I soliti ignoti. 
E fin qui, qualche domanda al ministro la si può porre. Parlavamo, però, dello strano caso dell’area del siracusano: grosso inquinamento, eppure infrastrutture idrauliche per il riciclo delle acque reflue di assoluta eccellenza. Pare infatti che il governo nazionale si sia mosso, a barche di palanche, per il recupero ambientale del polo industriale (Priolo, Augusta, Melilli). Si parlerebbe di 770 milioni; e, sembrerebbe, a tutto vantaggio delle società che il lavoro devono farlo, che l’acqua devono ripulirla. Come non citare, allora e proprio adesso, il caso della Ias, l‘Industria Acqua Siracusana, che ne gestirebbe gli impianti. Dando uno sguardo ai soci aziendali si scorgono nomi e sigle di aziende familiari. Ancora alcuni nomi: Esso ItalianaIsab Energy (Erg più i russi di Lukoil), SasolPolimeri Europa (Eni). E Priolo Servizi, di – ancora - ErgRaffinerie Mediterranee. Nomi a casaccio.


Garozzo into the wild. 


L’azienda sarebbe presieduta da tale Aldo Garozzo, contemporaneamente capo - da questa estate – di Confindustria Siracusa (Prestigiacomo senior sarebbe parte del consesso) e dell’Autorità Portuale di Augusta (sembrerebbe, stavolta, su proposta in commissione trasporti della Camera da parte del presidente Valducci e Vincenzo Garofalo). Un Garozzo è nel cda dell’Acqua Siracusana, un altro è sindaco d’Acireale (del quale consiglio comunale fa parte Francesco Fichera, anch’egli nel consiglio d’amministrazione Ias), ma non gridatelo ai venti: casi di legami sanguigni non hanno ancora trovato riprova.

Aia! Prodi azzoppato! 
Dalla politica veniamo, quindi. E alla politica torniamo. Perché qui viene il curioso: non c’è azienda medio-grande che possa lavorare, in Italia, senza l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Dal portale del ministero:
L’autorizzazione integrata ambientale (AIA) é il provvedimento che autorizza l’esercizio di un impianto o di parte di esso a determinate condizioni, che devono garantire la conformità ai requisiti del decreto legislativo 18 febbraio 2005 , n. 59, di recepimento della direttiva comunitaria 96/61/CE, relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC)

A decidere delle sorti delle povere aziendelle è dunque una commissione nominata dal ministro, che con un colpo di spugna, letteralmente, avrebbe azzerato l’organico scelto durante il governo Prodi (pare, composto da esperti di indubitabile fama) sostituendoli con persone dai curricula apparentemente meno idonei, poco raccomandabili (do you know Bonaventura Lamacchia?) o sospetti.

Quando il pollice è verde. 
Bene, e quindi? Scorrendo l’elenco degli impianti della provincia di Siracusa hanno richiesto l’irrinunciabile attestazione AIA si trovano, per puro fato, le sigle di persone giuridiche tutt’altro che sconosciute. Alcune? Enel Produzione Spa, Isab Srl, Erg, Isab Energy, Air Liquide, Esso Italiana, Sasol, Polimeri Europa. I soliti nomi a casaccio. Ripensandoci: nel circondario lavori se sei cliente Coemi, ovvero del ministro? Oppure sono le uniche della zona a darsi da fare? E non fate quella faccia: che Cinzia Albertazzi (Enel) faccia parte della commissione IPPC (quella che rilascia l’autorizzazione Aia, quella nominata dalla Prestijacques) è semplicemente uno scherzo della provvidenza. E mirate quante ne combina, il cielo: sapete qual è lo sponsor del Siracusa Calcio? E sapete con quale squadra di Serie A ha festeggiato la promozione nella categoria superiore? E la proprietà di questa? Ad ogni modo, rien à faire: un ministro con una spiccata vocazione per l’ambiente.


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