Italiani ancora guelfi e ghibellini
Ce l’abbiamo ancora una coscienza per indignarci? Possiamo ignorare le risposte dei giovani che confermano l’immagine del nostro Paese descritta dal testo pubblicato su Repubblica?
Come reagisce l’opinione pubblica? Al solito si divide tra neri e bianchi (o rossi se preferite), non sia mai che, per una volta, si possa stare semplicemente dalla parte del buon senso e della decenza. Invece di mettere in discussione l’autore della lettera non potremmo riflettere sul contenuto? Peraltro, se uno si prende la briga di leggere la lettera prima di criticare, si accorge che l’autore non si chiama fuori per ergersi a censore degli altri, ma fa anche autocritica scrivendo “abbiamo fallito”.
Quello che dice è più importante di chi chi e come lo dice. Ce l’abbiamo ancora una coscienza per indignarci? Possiamo ignorare le risposte dei giovani che confermano l’immagine del nostro Paese descritta dal testo pubblicato su Repubblica?
Certo è più semplice parlare per partito preso contro di lui, la Luiss, i figli di papà, etc. Al solito, attaccare il singolo è più semplice di prendere atto dello sfacelo generale. Per una volta che un signore ha il buon gusto di dire le cose come stanno, potremmo anche smetterla con i dibattiti inutili e rimboccarci le mani.
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