• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Immunità parlamentare: è giusto il suo ripristino?

Immunità parlamentare: è giusto il suo ripristino?

L’equilibrio dei poteri dello stato è una garanzia per i cittadini?

Sono di questi giorni le accese discussioni sulla riforma della Giustizia, auspicata da tutti, dal centro-destra al centro- sinistra, per porre fine al malfunzionamento della Magistratura ed ai processi di lunga durata.
 
Contemporaneamente si discute sullo squilibrio oggi esistente fra i poteri dello Stato e sull’influenza condizionante che la Magistratura può esercitare sulla politica italiana, ponendo in tal modo, nel giusto rilievo, il problema dell’immunità parlamentare, di fatto parzialmente soppressa nell’ottobre del 1993 con la modifica dell’art. 68 della Costituzione.
 
In origine, infatti, i nostri Padri costituenti avevano previsto nel predetto articolo 68 che i membri del Parlamento non solo non potessero essere perseguiti per le opinioni espresse e i voti dati nell’esercizio delle loro funzioni, ma che non potessero essere sottoposti a procedimento penale, né essere arrestati o sottoposti a perquisizioni senza l’autorizzazione delle Camere.
 
Con la riforma del 1993 è venuto meno l’obbligo della Magistratura di chiedere l’autorizzazione per processare un parlamentare, ritenendo però necessaria l’autorizzazione stessa sia per l’arresto che per le perquisizioni e le intercettazioni. Ecco perchè, per fare un esempio recente, la Magistratura può indagare e sottoporre a processo il sottosegretario Cosentino, ma non potrà, senza l’autorizzazione della Camera, procedere all’arresto.
 
Come sappiamo il Governo Berlusconi ha cercato di riequilibrare il sistema dei poteri proponendo di recente il Lodo Alfano per reintrodurre l’immunità per le quattro più alte cariche dello Stato, ma la Consulta ha bocciato il provvedimento come anticostituzionale adducendo a motivazione l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Per la verità anche l’opinione pubblica è confusa e abbastanza restìa alla reintroduzione dell’istituto dell’immunità parlamentare, ritenendo, a torto o a ragione, che sia l’ennesimo tentativo del Popolo delle Libertà e del Governo per proteggere e salvare il Presidente del Consiglio Berlusconi dai suoi guai giudiziari. E naturalmente anche l’opposizione e soprattutto l’Italia dei Valori sono contrari al provvedimento, considerando, tra l’altro, l’immunità un privilegio di "Casta", specialmente in questo periodo di gravi scandali e inchieste che coinvolgono la politica italiana.
 
D’altra parte, però, si deve osservare che l’istituto dell’immunità parlamentare esiste in tutti i maggiori Paesi Europei  proprio per la tutela del sistema di equilibrio fra poteri indipendenti, ed anche lo stesso Parlamento Europeo riconosce questo necessario "privilegio" agli europarlamentari. Proprio di recente ne hanno usufruito, in quanto europarlamentari, anche gli Onorevoli Massimo D’Alema e Antonio di Pietro, ponendo grottescamente in evidenza la differenza di tutele esistenti in Italia e in Europa.
 
E allora?
Allora, nonostante le accese discussioni di questi giorni, pare che questa assurda situazione sia destinata, almeno per il momento, a rimanere tale. Naturalmente a scapito dei cittadini, in perenne attesa di un Governo e di una Magistratura veramente indipendenti ed efficienti.

Commenti all'articolo

  • Di Virginia Visani (---.---.---.177) 14 novembre 2009 10:53
    Virginia Visani

    Non soltanto Massimo D’Alema e Antonio di Pietro hanno goduto dell’immunità. In tempi non recentissimi ne ha goduto Toni Negri che, per chi non conoscesse la Storia degli Anni di Piombo, era imputato nei processi contro le BR. Toni Negri, capo dell’Autonomia Operaia ,venne eletto, grazie all’aiuto del Partito Radicale, al Parlamento Europeo, questo proprio per sfuggire alla Giustizia grazie all’immunità parlamentare.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares