Il Prof. Monti ci ha dato proprio una lezione!

L’incontro, condotto da Carlo Bastasin, era incentrato sul tema del capitalismo di mercato nel contesto dell’attuale crisi economica. Monti, con linguaggio chiaro e comprensibile ai più, ha spiegato come l’economia di mercato, pur considerata ingiusta, inefficiente ed inefficace, rimanga condizione necessaria per la crescita ed il benessere globali.

Si tratta di arginare la globalizzazione incontrollata, traendo il meglio da modelli economici antitetici e consolidando l’integrazione del mercato attraverso l’alleggerimento della competizione fiscale. Una concorrenza fiscale sfrenata genera gettiti fiscali non sufficienti al finanziamento di programmi sociali, mentre la migrazione di capitali, società e professionisti verso regimi fiscali agevolati determina una corsa all’abbassamento delle aliquote d’imposta, generando un carico fiscale crescente sul lavoro, che è meno mobile.

A fronte delle problematiche derivanti dalle contingenze descritte e per poter combinare esigenze di mercato e la dimensione sociale in modo più efficace le Istituzioni europee sono chiamate ad arginare l’avanzare di interessi nazionalistici che minano il processo di integrazione, promuovendo l’importanza del mercato unico attraverso azioni concrete di rafforzamento dello stesso.

Dal punto di vista fiscale gli Stati nazionali dovranno poter mantenere la sovranità sull’intero sistema, cooperando solo su parti di esso. Ciò permetterebbe di evitare una competizione fiscale sfrenata, per ridare vigore al progetto Europeo, inteso come comunità di crescita umana, civile e culturale.