Il Citizen Journalism seduce Giovanni Minoli

I protagonisti assoluti del progetto sono i citizen journalists “intercettati” e raccolti in un’unica grande community sulla piattaforma www.citizenreport.rai.it, dove ciascuno può caricare foto, articoli e filmati. Così i materiali vengono caricati sul web per diventare un programma televisivo innovativo, con cittadini attivi che raccolgono e diffondono le informazioni. Però le notizie saranno sempre filtrate e a volte anche ignorate. Perciò nel bene e nel male si mitigheranno gli effetti del vero giornalismo partecipativo.

Comunque l’obiettivo sarà quello di dare voce a chi non ne ha e di raccontare storie che i media tradizionali ignorano, attraverso punti di vista inediti. Saranno proprio le inchieste, le interviste, e le storie di vita caricate sulla piattaforma sotto forma di video, file audio e articoli, a contribuire alla realizzazione degli approfondimenti televisivi più originali e significativi.

L’iniziativa è suddivisa in dieci puntate che tratteranno i temi più caldi dei nostri giorni: il precariato, la famiglia, la religione, la politica, ecc. L’inizio della trasmissione è prevista per gennaio 2010, per cui c’è ancora tempo per mandare le proposte personali oppure quelle di gruppo.

Alla guida di Citizen Report ci sarà Federica Cellini, che affiancherà di puntata in puntata un ospite diverso. La giovane giornalista ha già vinto alcuni importanti premi di giornalismo (Premio Ilaria Alpi, New York Festivals Award, Prix Italia). Quindi avremo la possibilità di godere del clima ristoratore di una delle piccole isole dove riesce ancora a sopravvivere la meritocrazia italiana.

Nel video promozionale che andrà in onda sulle reti Rai appariranno due famosi guru del giornalismo partecipativo: John Kelly e Dan Gillmor.

Il progetto è curato da Giovanni Minoli, direttore di Rai Educational , che ha affermato: “Per noi Citizen Report rappresenta l’ennesima declinazione del concetto di servizio pubblico. In questo caso e’ il servizio pubblico che si apre alle nuove forme di comunicazione multimediali e multipiattaforma, indipendenti e democratiche”.