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 Home page > Attualità > Politica > I "vostri vizietti" li paghiamo sempre noi

I "vostri vizietti" li paghiamo sempre noi


Si concede scappatelle con i trans, sniffa cocaina, ma paga sempre tutto con i quattrini della Regione Lazio: 5.000 euro a prestazione per provare un brivido “diverso”! Quattrini che per la stragrande maggioranza degli italiani sono un miraggio! Ma il futuro del Signor “Mi Manda Raitre” non è in convento, ai remi di una galea o a zappare i campi. Piero Marrazzo tornerà, presto, a fare il giornalista per la televisione di stato! A parlare del «futuro» di Marrazzo è il suo avvocato Luca Petrucci (che - guarda un po’ - è anche presidente dell’Ater-Case popolari, nominato proprio dalla Regione lazio). «Non ha alternative. Piero Marrazzo tornerà a fare il giornalista alla Rai. Non subito. Accadrà nella primavera del 2010 quando lascerà l’incarico di governatore del Lazio. Sì, perchè tecnicamente Marrazzo è ancora presidente della Regione.

Solo per l’ordinaria amministrazione, ma lo è. Decadrà quando sarà sostituito dal nuovo presidente. Quindi dopo le elezioni regionali previste nel 2010. E tornerà in Rai perchè quando fu eletto si mise in aspettativa e ha conservato il diritto al posto». L’avvocato che assiste l’ex conduttore di “Mi manda Raitre” nella vicenda del video-ricatto girato in un appartamento di via Gradoli mentre si intratteneva con un transessuale. «La carriera politica di Marrazzo è finita, ma ha diritto (!?) a riavere quel posto di lavoro che aveva lasciato solo temporaneamente.», conclude Petrucci. Tran(s)quillo Marrazzo il tuo futuro è assicurato: Mamma Rai non ti abbandona mai - canterebbe Renato Zero - tanto i quattrini per i "vostri vizietti" ce li mettiamo sempre noi, ieri con le tasse alla Regione Lazio e domani con il "canone-rai"!
 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.150) 12 novembre 2009 09:44

     Eravamo abituati a vedere Marrazzo come paladino dei cittadini.

    Nella famosa trasmissione della Rai il suo ruolo, la sua conduzione lo presupponevano al di sopra di ogni meschina debolezza umana, invece, ahimé, non è stato così.

    Confesso che, e la cosa l’hanno detta in tanti, non me lo aspettavo.

    Di tutta la vicenda, comunque, quello che a me fa rabbia non è tanto il fatto che sia andato con un transessuale, sono fatti privati che con la politica non dovrebbero entrarci per nulla, ma l’uso dei soldi della Regione Lazio per scopi privati.

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