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I reality: risse, lacrime e ignoranza

Sono anni che ormai in televisione impazzano i reality show. Spettacoli che, se si prende per buona la traduzione dall’inglese, dovrebbero essere uno spaccato della vita reale di noi tutti (o comunque dei partecipanti a queste trasmissioni). Grande Fratello, La Fattoria, l’isola dei famosi, e chi più ne ha ne metta. E’ ovvio comunque che tutti questi programmi non possono essere, per così dire, "spontanei": o meglio, è molto difficile poter anche solo pensare che chiunque di noi davanti alle telecamere con milioni di persone che seguono ciò che facciamo, possa essere spontaneo o si comporti come a casa propria o a cena con amici. Chiunque ne abbia visto anche solo 5 minuti (il mio limite di sopportazione è di gran lunga inferiore) o comunque ne abbia sentito in qualche modo parlare, non può far altro che notare che tutto ciò si regga sulle tre linee guida che dominano attualmente in televisione: la rissa, la lacrima, l’ignoranza (o comunque cercare in tutti i modi di palesarla).

Nulla meglio di queste manifestazioni garantisce ciò che in televisione è l’obiettivo più ambito da tutte le reti: "sbancare l’auditel". Litigare a male parole con qualcuno, piangere per un evento drammatico (o anche futile), sostenere (come mi è capitato di sentire) che il personaggio storico più ammirato è Maldini, sono tutte condizioni che portano i programmi televisivi (non solo i reality) ad avere un ottimo successo di pubblico: perché?.


Perché non fanno altro che risvegliare, in chi li segue, gli istinti "voyeristici" che ogni essere umano ha nella propria personalità. Ridere davanti a qualcuno che dice buffonate, commuoversi o prendere le difese di qualcuno che piange, parteggiare tra due litiganti, sono condizioni che hanno sempre destato grande interesse nell’essere umano, risvegliandone gli istinti più bassi e gretti. Il problema più serio non è tanto il fatto che esistano questi spettacoli, la sperimentazione è sempre stata basilare in televisione, quanto il fatto che il pubblico dopo una comprensibile cuoriosità nei confronti di un prodotto decisamente nuovo per l’Italia, avrebbe dovuto sostanzialmente rifiutarli, prendere coscienza che tutto ciò non porta altro che alla regressione dello spirito umano, porta a essere persone nulle, insignificanti, senza qulla minima base di intelligenza, moderazione e spirito critico che dovrebbe essere fondamentale in ognuno di noi. Invece questi programmi ancora impazzano (il GF è arrivato al numero 10) nella televisione italiana, moltissime persone ancora li seguono facendo trasparire solo il profilo più basso di se stessi, senza nemmeno chiedersi che razza di assurdi spettacoli stiano seguendo. Per dare un’idea di quale livello abbia raggiunto tutto ciò (e in generale la società italiana) vi rimando a questo link.

E’ uno dei video che vanno per la maggiore su youtube. Si tratta dei provini fatti da Mediaset ad alcuni aspiranti "fratellini" riproposti dalla trasmissione Mai Dire Grande Fratello. Sicuramente le risposte che questi aspiranti partecipanti riservano al loro intervistatore sono molto divertenti, ma lo spettacolo che ne esce dà l’idea di una società che sta veramente raschiando il fondo del barile.

NOTA FINALE: sono sempre stato un sostenitore della Gialappa’s Band, mi è sempre piaciuta l’ironia e lo spirito critico di questi ragazzi, purtroppo con la trasmissione Mai Dire Grande Fratello non fanno altro che dare visibilità e pubblicità alla versione ufficiale del programma, e questo mi dispiace molto.

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