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I politicamente scorretti discutono di mafia

Da oggi 27 a domenica 29 novembre, Lucarelli torna a Casalecchio per rivivere la sfida civile di Politicamente Scorretto.

Casalecchio di Reno, un piccolo comune della periferia di Bologna, si riempirà di dibattiti, testimonianze, proiezioni, laboratori e bookshop, per affrontare i temi della legalità e le vicende più oscure della nostra storia. L’iniziativa culturale è organizzata in collaborazione con Carlo Lucarelli e Libera Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie.

La cultura è davvero un’esigenza secondaria, che in tempi di crisi si può tagliare? Politicamente Scorretto crede che i soldi per la cultura ci siano: sono nei patrimoni della criminalità organizzata, nei tanti beni strappati alla vita delle città e dei cittadini con il malaffare e la criminalità. È questo l’appello lanciato da Carlo Lucarelli e Casalecchio delle Culture (www.casalecchiodelleculture.it), che ha raccolto in questi mesi numerose adesioni pubbliche e private, e ha collegato in modo innovativo una politica per la cultura alla lotta contro le mafie.

In questo frangente, che prende in esame le attività della società civile, mi sembra giusto ricordare che secondo alcuni filologi tedeschi, uno dei significati principali del termine educazione è quello di “condurre verso la libertà” (Ivan Illich, I fiumi a nord del futuro, Quodlibet, 2009, p. 111). Dunque aprire le vie verso libertà dovrebbe essere l’attività principale della politica moderna, come accade in Nord Europa. Ma in Italia siamo ancora incentrati sulla figura del politico esattore delle tasse che utilizza lo Stato come una macchina per fare soldi, e trasforma i deputati e i senatori in tante ditte individuali e familiari a scopo di lucro. Purtroppo i nostri politici sono abili a giocare il gioco delle tre carte spostando un po’ di soldi di qua e di là, e noi ci dimentichiamo che farsi ingannare la prima volta è scioccante, la seconda è da stupidi e la terza è da tele-lobotomizzati. Invece sarebbe utile ricordare che “Laddove non si cerchi più di sapere chi è il primo e il migliore, si fa filosofia” (Michel Serres, in Conversazioni con Henri Laborit. La libertà come fuga, Elèuthera, 1997). E così si fa anche la vera politica, che è orientata a migliorare la conoscenza e il futuro di tutti i cittadini, senza distinzioni tra chi sta a destra e chi sta a sinistra, tra chi si trova in basso e chi si trova in alto, tra chi sta a Roma e chi no (www.cittadeicittadini.org).

Comunque io la penso come lo scrittore Albert Camus (1913-1957): "L’unico partito cui vorrei iscrivermi è quello della gente che non è sicura di avere ragione".

Le sedi degli incontri e il programma sono visionabili su www.politicamentescorretto.org. Tra le varie sedi degli incontri ci saranno il Teatro Comunale, la Piazza delle Culture e la Biblioteca.

P. S. Vi segnalo un sito dove ci sono due corsi di formazione molti utili a chi è interessato a lavorare nel mondo dei media e nelle imprese culturali: www.oltrelequinte.it. E c’è anche da segnalare un Festival per Ragazzi: www.festivalletteraturatorremaggiore.it (25 novembre-6 dicembre: c’è anche un premio di narrativa e poesia per ragazzi riservato ai maggiorenni).

 

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