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Giornalismo Prostituzione Teatro Unità d’Italia No Comment ? Aria!

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Passando per vie e marciapiedi della Rete mi imbattei in Viola Buzzi che apprendo già nel 2001 “rilegge la storia di Roma attraverso i suoi Papi” come cantante e suonatrice di organetto diatonico. Era l’autrice dei testi e delle musiche di “La Città dei Papi”, nonché arrangiatrice. Con la sua associazione culturale  “I Tusci”, organizza da alcuni anni a Viterbo e Acquapendente “Suoni e Passi della Tradizione”, un ciclo di incontri di didattica musicale sul territorio dei parchi naturali, che hanno visto la partecipazione di artisti come Avion Travel, Beppe Quirici, Riccardo Tesi, Yo Yo Mundi. Questo l’ antefatto.
Viola la dinoccolata infaticabile, va avanti e cammina, non da sola.
Cento altri passi, quelli compiuti in un solo giorno da cento uomini verso una casa, una donna.

“50 anni fa una prostituta che lavorava in case di tolleranza poteva soddisfare anche 100 uomini al giorno. 100. Come in una catena di montaggio. Si parla di prostitute e mai di clienti, come se con “le donne che disturbano alla vista” ci andassero uomini invisibili. Adesso, questi 100 uomini si possono vedere, in “branco composto” aspettano davanti a un portone. In “fila composta” camminano verso dove non si sa… Noi vorremmo che invece di essere ri-spinti nelle oscurità del “chiuso”, arrivassero lì, in quell’orizzonte che non è ancora servizi sociali, servizio pubblico dovuto, ma è, ci auguriamo, una volontaria “resa”, forse in salita, all’unica strada possibile contro ogni forma di violenza. E di ipocrisia. Pensiamo che Fabrizio De Andrè, nostro amico e maestro, oggi, per curarsi di Marinella Nancy e Bocca di Rosa, tornerebbe a guardare ad Andrea, Piero, alle carezze di un animale e lì, cercando di capire, senza giudizio ma capire, urlerebbe ancora.”Esattamente un anno fa, nel 50° della legge Merlin, portava al centro di Roma ‘100 uomini vestiti di scuro’, in un happening cittadino, fermi davanti a un portone, per l’evento “100 uomini al giorno” (di V. Buzzi), che affrontava la prostituzione dalla parte del mestiere più antico: quello del cliente.

Spunta di nuovo Viola Buzzi, con la sua Associazione i Tusci ma i passi stavolta sono diventati 150, come quelli dell’Unità d’ Italia. “Il 18 novembre 2009,a Roma alla Sala della Mercede con il noto magistrato Gherardo Colombo prende il via un itinerario culturale che svilupperà iniziative nel corso del 2010 e del 2011 a Roma e nel resto del Lazio, puntando a fare anche del centro Italia un luogo in cui si sviluppi il dibattito e la riflessione sui 150 anni dell’Unità d’Italia. “ITALIANI 150” nasce dall’idea di un gruppo di artisti, giornalisti, docenti universitari, esperti di comunicazione, professionisti e rappresentanti del mondo politico, di dare un contributo al dibattito apertosi sulle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità italiana, nell’ottica di favorire il confronto e la sensibilizzazione sui temi dell’ “Unità d’Italia” e degli “Italiani” attraverso il coinvolgimento delle cittadinanze, delle istituzioni e dell’associazionismo. L’iniziativa n. 1 “sulle regole”, con Gherardo Colombo, affronta il tema particolarmente attuale, che riguarda tutti gli italiani e il loro rapporto con le regole. Dalla giustizia alla convivenza civile, dalle istituzioni alla finanza: possiamo fare a meno delle regole e del rispetto di esse? E proprio sul valore di proteggere e tutelare, tutti noi nessuno escluso, il sistema di regole alla base della nostra convivenza e sancito dalla nostra Costituzione repubblicana l’iniziativa ed i suoi promotori muovono il primo passo. Gherardo Colombo sarà intervistato dal giornalista Vincenzo Vasile (Il fatto quotidiano) nello spazio della Sala Mercede della Camera dei Deputati alle ore 17. Precederà l’incontro un ‘caffè’ con l’ospite alla Galleria Alberto Sordi.
Ci sarà un particolare tg sottotitolato in veneto e napoletano di fronte a un’Italia spaccata in due: il video di Pier Paolo De Sanctis, protagonisti Viola Buzzi e Ferdinando Vaselli, tratto da alcune pagine del libro di G. Colombo “Sulle regole” (Ed. Feltrinelli). Il gruppo di progettazione di  ITALIANI 150 è organizzato dall’Associazione Culturale “ITusci” di Acquapendente (Viterbo), animata da persone provenienti da tutta Italia con il coordinamento di Viola Buzzi, autrice di teatro-canzone ed eventi culturali. A che nazione appartenevano Leonardo, Caravaggio Dante e Galileo? Erano chiaramente italiani…Per parlare di noi italiani, “antico popolo in un giovane stato”, nasce ITALIANI 150.


Poco tempo fà, lessi altri investimenti della Regione Lazio: 1 milione di euro in più agli oratori.
Da oggi le oltre 1.400 parrocchie e gli oltre 150 oratori del Lazio hanno una marcia in più. Con il finanziamento della legge regionale sulla funzione sociale degli oratori che passerà dagli attuali 5 milioni di euro l’anno a 6 milioni, e grazie a una nuovissima convenzione per il credito agevolato che la Regione Lazio firmerà nei prossimi giorni con l’Istituto per il Credito Sportivo, il Coni e Banca Impresa Lazio, parrocchie e oratori di tutte le confessioni religiose hanno nel Lazio un importante punto di riferimento per mantenere, rinnovare e promuovere i loro centri di aggregazione… Negli oratori si forma non solo il buon cristiano ma anche il cittadino di domani. L’oratorio è la frontiera delle politiche sociali.

Si arrivò al NO-COMMENT MEETING 2009 A San Martino al Cimino una tre giorni “La parola d’ordine sarà “relazionarsi”: l’edizione 2009 di “No – Comment”, il format ideato dall’associazione Terra Etrusca e realizzato in collaborazione con Fondazione Exodus onlus, Fondazione Carivit, Regione Lazio, Comune di Viterbo e Fondazione Carivit, si preannuncia completamente rinnovata rispetto alla precedente, fortunatissima, esperienza del 2008. Dal 18 al 20 settembre,si è svolta alla Casa di San Martino al Cimino il “No-Comment Meeting 2009”, una tre giorni di cultura, politica, arte e società dedicata ai giovan amministratori della Tuscia under 35. Sono quasi 200, infatti, i ragazzi del Viterbese impegnati negli enti locali, e il metting di San Martino rappresenterà per loro un momento di confronto con i punti di riferimento di tipo politico nell’ambiente provinciale. Per la prima volta un simile progetto riesce a mettere attorno ad un tavolo ragazzi appartenenti a partiti e aformazioni politiche diverse, in una sorta di “villaggio olimpico di idee”. La manifestazione è stata presentata questa mattina nei locali della Fondazione Carivit, alla presenza dei rappresentanti dell’associazione Terra Etrusca Fabio Magno e Maria Cristina Orzi, dell’eclettico assessore al Nulla del Comune di Salemi, Graziano Cecchini, del presidente dell’associazione Juppiter, Salvatore Regoli, del Coordinatore provinciale della Giovane Italia, Andrea Borgna, del degretario provinciale dei Giovani democratici, Michele Bassanelli, e del coordinatore regionale UDC Giovani, Felice Casini.
Si cominciò venerdì 18 settembre con l’incontro sul tema “Ma quale aeroporto” a cui parteciparono il sindaco di Viterbo, Giulio Marini, il sindaco di Ciampino, Walter Enrico Perandini, il sindaco di Frosinone, Michele Marini, e il presidente dell’Anci Lazio, Francesco Chiucchiurlotto. Sempre venerdì, alle 21,30, il coordinatore nazionale della Giovane Italia, Francesco Pasquali, il segretario nazionale dei Giovani democratici, Fausto Raciti, e il segretario nazionale dei Giovani Udc, Gianpiero Zinzi: “La politica non è un’isola”.
Poi fu la volta di Sabato 19 settembre, con la senatrice Laura Allegrini e l’onorevole Donatella Ferranti che affrontarono il tema “Donna giustizia”, volgendo uno sguardo non solo al mondo femminile ma alla giustizia a tutto tondo, occupandosi di Lodo Alfano, decreto sicurezza, stalking e altri argomenti d’attualità. “Stampa e regime”, con Pasquale Bottone, direttore di Viterbocittà, e Massimo Bordini, direttore di Radio Radicale. A Palazzo Ruspoli a Vignanello, alle 21,30 un momento culturale senza precedenti: in collaborazione con Viterbo Festival, Philippe daverio e Graziano Cecchini discuteranno di “Anima mundi – Destino, bellezza, verità”. Si chiuse domenica 20 settembre: alle 11 Rodolfo Gigli e Paris Dell’Unto ripercorsero le vicende politiche degli anni ’80 e ’90 con “Dc e Psi: ma eravamo poi alleati?”. Dalle 15 “Domenica in sport”, con tutte le partite in diretta. Alla fine:
“Chiusura in grande stile per il Meeting NO-COMMENT 2009, la tre giorni dedicata al rapporto tra i giovani e la politica giunta a conclusione ieri mattina alla Casa di San Martino (ex colonie), dove ospiti d’eccezione, per un dibattito/confronto moderato dal giornalista Beniamino Mechelli, sono stati Paris dell’Unto, storico dirigente del Partito socialista italiano, e Rodolfo Gigli, esponente di vecchia data della Democrazia cristiana. Davanti ad una sala gremita di nostalgici della Prima Repubblica, l’iniziativa è iniziata con la proiezione del video del famoso discorso alla Camera dei Deputati di Bettino Craxi sul finanziamento illecito ai partiti: erano i primi anni ’90, e la politica italiana doveva fare i conti con Tangentopoli. La storia di quel periodo è cosa nota, ma dopo 20 anni è lecito chiedersi se allora avesse avuto ragione Craxi. “Tutti i partiti allora ricevevano un finanziamento illecito – spiega dell’Unto -, neanche i comunisti o gli ex comunisti oggi lo negano. Ma nessuno allora si alzò in piedi insieme a Craxi, quando lui lo chiese alla Camera. Nessuno allora capì che si trattava della richiesta di adesione ad un’operazione di più ampio respiro che avrebbe consentito il superamento della crisi etica di quegli anni. Crisi etica che investiva Dc e Psi in modo più diffuso e parcellizzato, ma anche il Pci, dove il potere era più centralizzato. Si perse un’occasione per affrontare i problemi senza la cancellazione, poi invece avvenuta, dei partiti”. Dello stesso avviso anche l’onorevole Gigli. “Craxi aveva ragione, la storia lo ha dimostrato – interviene -. L’amnistia per il finanziamento illecito dei partiti coincise, nel 1989, con la caduta del muro di Berlino e con la fine del finanziamento al Partito comunista italiano da parte di quello sovietico. Solo dall’89 in poi si trasformò in un atto penalmente rilevante: se le forze politiche tutte avessero avuto più coraggio, più coerenza, si sarebbe dovuto affermare che quella realtà coinvolgeva tutti i partiti. Negli anni a venire avremmo avuto sicuramente una storia diversa”. Ripercorrendo la storia dei due grandi partiti di massa che hanno caratterizzato la storia politica italiana nel secolo scorso, attraverso passaggi sul rapimento Moro e il compromesso storico, Gigli e dell’Unto hanno poi risposto alla domanda che dava il titolo all’incontro: “Dc-Psi, ma eravamo poi alleati?”. “Certo che l’alleanza c’era – chiarisce il socialista -, ed è durata trent’anni, a partire dal ’64. Ciascun partito tese comunque a difendere la sua storia, le sue opinioni, la sua cultura. Tantissime le riforme strutturali fatte per l’Italia dall’asse Dc-Psi: negli ultimi 20 anni, sinceramente, non credo sia stato fatto nulla di simile”. Al termine del dibattito, che ha coinvolto anche alcuni degli intervenuti presenti in sala, i ragazzi di NO-COMMENT hanno voluto destinare una targa ricordo alle figure di due uomini politici viterbesi, Sandro Fasciolo, per anni riferimento del Psi nella Tuscia, e Ugo Lentini, storico pilastro del Partito liberale nel Viterbese. Le targhe sono state consegnate da Paris dell’Unto alla figlia di Fasciolo e da Rodolfo Gigli al figlio di Lentini, in un momento di grande raccoglimento e commozione che ha chiuso l’incontro e, contestualmente, anche la seconda edizione del Meeting di NO-COMMENT 2009. I ragazzi di No-Comment

Puttane di tutto il mondo unitevi! Per carità ARIA per carità…

Ciao Viola ciao Tusci Buon TG

Doriana Goracci

 

«ricorditi di me, che son la Pia: Siena mi fé, disfecemi Maremma: salsi colui che ‘nnanellata pria disposando m’avea con la sua gemma». Purgatorio C.V


www.italiani150.it
A che nazione appartenevano Leonardo, Leopardi, Dante e Galileo? A chi verrebbe in mente di metterne in discussione la loro italianità? Per riflettere su “noi italiani, antico popolo in un giovane stato nasce ITALIANI 150”. Il 18 novembre 2009, con il noto magistrato Gherardo Colombo prende il via a Roma un itinerario culturale che svilupperà iniziative nel corso del 2010 e del 2011 a Roma e nel resto del Lazio, puntando a fare anche del centro Italia un luogo in cui si sviluppi il dibattito e la riflessione sui 150 anni dell’Unità d’Italia.


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