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 Home page > Attualità > Economia > Fiche nere e fiche rosse…

Fiche nere e fiche rosse…

Quasi tutti voi avrete avuto per le mani fiche nere, fiche rosse o fiche di altri colori, quindi uso questo esempio per provare a capire cosa può succedere nei prossimi mesi finanziari…

Le classiche fiche da poker possono esemplificare cosa vuol dire giocare in borsa con i vari titoli che molti di voi hanno in mano: azioni, obbligazioni, ecc. Se le azioni hanno il colore nero perché possono perdere facilmente valore, ma difficilmente lo perdono per intero, le obbligazioni hanno il colore rosso, perché non perdono quasi mai valore, ma quando lo perdono, lo perdono quasi per intero.

Tutti gli altri titoli possono avere rischi e colori vari e i derivati sono truciolati virtuali multicolore che valgono meno dei coriandoli di carnevale… Ma quando il sistema non è più in grado di reggere i periodici attacchi e urti dell’immoralità e dell’incoscienza umana, tutto questi rischi valgono anche per i più “sicuri”certificati di deposito bancari privati o per i titoli pubblici (Bot, Cct, ecc). Infatti quasi tutti gli stati sono falliti nel corso della loro storia (Francia, Spagna, Argentina, ecc.) e anche Mussolini fece assaggiare agli italiani un grosso colpo di spugna che assorbì molti sudatissimi risparmi (Bot). E anche molte banche private falliscono periodicamente: ad esempio è successo negli ultimi trent’anni in Svezia e negli Stati Uniti. Purtroppo il passato intrattiene, aiuta e si espande con facilità, ma illumina soltanto con raffinate lusinghe (Fischhoff).

Quindi bisogna chiarire il concetto che tutti i titoli, non hanno nessun valore reale finché non vengono riscossi in liquidità: cioè in denaro sfrusciante. Quello che è successo in questi ultimi dieci anni è stato semplicemente una crescita virtuale del valore di azioni, obbligazioni e degli immobili che non aveva nessun legame con la ricchezza reale che quelle azioni, obbligazioni o immobili poteva produrre.



Erano semplicemente titoli che aumentavano di valore perché venivano comprati e rivenduti da speculatori molto scaltri, in moltissime giocate giornaliere. In moltissimi casi, si è trattato di puro gioco speculativo che ha avvantaggiato i più istruiti, i più furbi e i più bari. Come nel gioco del poker c’era poi chi aveva il potere economico e il sangue freddo per bluffare: aziende, agenzie di rating, banche, fondi d’investimento, ecc. E la gente si sa, si diverte molto a giocare e anche a stare a guardare…Comunque, un noto economista di Harvard disse che le borse erano state inventate per separare il denaro dai cretini (J. K. Galbraith).

Del resto l’impulso al gioco d’azzardo è antico quanto il mestiere più antico del mondo (la prostituzione) e nasce probabilmente nella notte nei tempi quando ci si giocava un coniglio, un cinghiale, la sorella o una preda di guerra, alla luce dei primi fuochi e della luna.

Quindi i titoli Subprime o i titoli derivati degenerati (non quelli nati originariamente), sono l’estremo perfezionamento matematico e porno-capitalista di questa unione tra avidità, gioco d’azzardo, testosterone e potere. Unione rapidamente impoverita da un eccesso d’incoscienza…

E allora W le fiche…

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