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Democrazia vs Impero

In Italia sta aumentando sempre di più la violenza, non solo verbale, contro l’una e l’altra parte e ciò provoca, chiaramente, un surriscaldamento ulteriore degli animi più esagitati. I primi esagitati, essendo un partito di estremisti e di cultori di un individuo solo, sono sicuramente i berlusconisti più accaniti. Alcuni di loro hanno già proposto la soppressione dell’Italia dei Valori e di Rifondazione Comunista per il fatto di aver (addirittura) criticato e contestato il padrone d’Italia.
 
Queste però sono solo proposte di un gruppo di giovani, il cui indottrinamento "liberale" che Berlusconi ha infarcito loro si manifesta in maniera direi limpidissima. Le cose più preoccupanti sono altre. Il governo infatti, per abbassare i toni, vorrebbe mettere a tacere la rete e la piazza. Forse è solamente un caso che la rete e la piazza sono i due luoghi dove l’opposizione a Berlusconi è più forte e si è fatta sentire in tutta la sua forza negli ultimi tempi.
 
Questa coincidenza fa chiaramente pensare a qualcuno che tutti questi squilibrati che vogliono picchiare Berlusconi e questo ritorno delle bombe anarchiche (con tutto ciò che ricordano queste bombe) non siano del tutto reali e spontanei. Io non lo credo, anche perché non ci sono prove di tutto questo, però mi dispiace che la maggioranza usi questi fenomeni deprecabili per attuare la sua eterna voglia di repressione.
 
Tutto si può dire, infatti, tranne che questa destra all’italiana sia sostenitrice della democrazia e della libertà. La democrazia secondo il PdL infatti è valida solamente nel caso in cui il popolo elegga Berlusconi. Ma si ferma qui, questa è la massima concezione di democrazia: l’investitura popolare. La destra ignora che, in democrazia, il popolo è soggetto ai limiti determinati dalla Costituzione. Ignora, probabilmente, che anche gli eletti dal popolo debbono rispettare la legge e che, in ogni caso, il loro potere non è assoluto, ma deve rispettare gli altri poteri. E le altre figure istituzionali.
 
La destra italiana invece non ama la democrazia e la libertà. Essi amano solamente il loro padrone e come tale vogliono che egli si comporti. E, per carità, è legittimo che essi vogliano questo sistema di governo. Ma che non lo chiamino democrazia. Lo chiamino padronato, impero, regno, signoria, quello che desiderano, ma certo non democrazia. 
 
E’ per questo che i democratici italiani, siano essi di destra o di sinistra, devono porre un freno a questa degenerazione. Non con la violenza, ma con la forza della ragione e della libertà. Questo governo, quegli estremisti berlusconisti devono essere isolati, devono essere indicati all’opinione pubblica come nemici della democrazia. Se c’è qualcuno in questa destra che riconosce ancora al popolo italiano il diritto di espressione, anche di critica nei loro confronti e che riconosce alle minoranze il diritto a esistere e non solamente a sopravvivere si faccia avanti. 
 
E’ dovere dell’opposizione, in questo momento così difficile, di trovare una soluzione e un’alternativa a Berlusconi e ai suoi falchi, cambiando il governo e votando a favore di un esponente del PdL che possa rispettare, se non altro, la Costituzione italiana e i concetti di democrazia e libertà. Prima che sia troppo tardi.
 
La sfida ormai è questa, tra democrazia e impero. La mia paura però è che quest’opposizione rappresentata da Bersani punti di più all’ennesimo tentativo di dialogo, con una parte politica che del dialogo non sa che farsene, che non alla difesa della democrazia. Ma attenzione. Perché se la crisi istituzionale peggiorerà ancora di più, se le libertà civili diminuiranno allora è probabile che qualche violento metta altre bombe qua e là. Bombe vere però.

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