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Dal deserto possono nascere le piante

Nasce una collaborazione tra gli Emirati arabi Uniti e la Germania per sviluppare una nanotecnologia (scienza che si occupa del controlla della materia su dimensioni inferiori al micrometro) tanto rivoluzionaria, tanto semplice. A due chilometri dal Mar Morto, dove la pioggia cade molto raramente e dove si possono raggiungere temperatutre di 50°, è stato condotto tra una società degli Emirati Arabi Uniti, e il Frunhofer Institute di Freiburg un esperimento di permacultura.
 
La permacultura (cultura permanente) è nata in Australia come modello di agricoltura sostenibile. La permacultura insegna a progettare insediamenti umani che imitino il più possibile gli ecosistemi naturali. L’esperimento nel Mar Morto ha dimostrato che si possono far crescere alberi da frutto nel deserto. Si è creata una sabbia impermeabile, idrofoba, che si può stendere a terra o su fogli a strati utlizzando le nanotecnologie. Questo impedisce il rilascio dell’umidità che si forma durante la notte nel deserto, rendendola disponibile per le radici delle piante. In questo momento vengono prodotte 3000 tonnellate di questa "super sabbia". Un foglio di sabbia impermeabile al di sotto della sabbia potrebbe combattere la desertificazione e facilitare la crescita delle piante con una diminuzione di utilizzo dell’acqua fino al 75%. Addirittura sarebbe possibile, con il tempo, coltivare in deserti salini.

In sintesi l’obiettivo finale è quello di convertire fino all’8% dei terreni desertici e seminative degli EAU entro il 2015 contro il 3,7% di oggi. Nei test effettuati sulle palme, erbe e riso crescono con successo. Ma il riso è stato un caso di successo e addirittura c’è chi prevede una rivoluzione delle tecniche agricole in regioni aride.

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