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Cpj: +9% giornalisti freelance arrestati

68 cronisti uccisi nel 2009, 136 imprigionati, 795 uccisi dal 1992. Un incremento del 9% rispetto al 2008.

Queste sono le conclusioni del rapporto 2009 presentato dal CPJ (Committee to Protect Journalists .

Oggi, sono aumentati i giornalisti indipendenti che lavorano in prima linea, favoriti dal giornalismo on line che ha aperto la porta a una nuova generazione di reporter, ma che ha aumentato il numero di persone che lavorano a rischio della propria vita.

Ad esporre questo concetto è Joel Simon, CPJ Executive Director.

In effetti 68 blogger sono stati imprigionati insieme con editori, fotografi, filmaker, giornalisti radio e tv.

La Cina è al primo posto con 24 arresti, seguita dall’Iran, con 23, e Cuba, con 22.

Il giornalismo online rappresenta la nuova generazione, sicuramente più libera del passato ma anche più a rischio e meno protetta.

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