• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Come si risolve un problema o una vergogna

Come si risolve un problema o una vergogna

Ciò che è successo a Rosarno, dovrebbe far capire a molti che il razzismo ormai è cosi diffuso ed accettato, che sarà difficile estirparlo per decenni.

Capisco che sembra un’osservazione esagerata, inconcepibile per chi vive in Italia, ma è purtroppo l’immagine che oggi si è data in tutta Europa. Non dico con questo che solo gli italiani sono razzisti, anzi direi che la sola e vera differenza è che lo mostrano spudoratamente, mentre altri paesi lo nascondono, con una falsa politica di integrazione, per un semplice e pratico motivo, e cioè il bisogno di una riserva umana o manovalanza, da usare quando l’economia girerà meglio.
Interessante leggere cosa la Chiesa dice, per capire come la situazione è degenerata, infatti le parole del Papa sono ridicole nell’anno Domini 2010. Anche gli emigranti hanno un valore umano?

I diritti dell’uomo sanciti da più di due secoli, diventano improvvisamente attuali anche per il dotto Ratzinger? La vera confusione sta tutta lì? Trovare quelle parole ora, sancire oggi che esiste una uguaglianza che supera il concetto di razza, provenienza o appartenenza religiosa?
 
Il vero problema è come lo Stato con i suoi rappresentanti si disfa del problema.

Dopo mille condoni per costruzioni abusive o del tutto dannose per l’ambiente, dopo aver accettato che chi ha il potere economico possa fare ciò che vuole della natura: costruire ville sontuose, anche in luoghi che hanno un valore ambientale, culturale e storico, e lasciare ad un vizioso anche la libertà di costruirsi una collina artificiale ed un vulcano per il suo Bon refuge.

Per distruggere, poi - per una vergogna nota da anni ed anni - , in poche ore un ghetto? Certo che si doveva fare anni fa, senza far finta di non sapere che esseri umani, cioè nostri simili, potessero vivere in un modo cosi bestiale.

Anzi più che bestiale, infatti un sindaco meridionale venne messo alla berlina in una trasmissione di Porta a Porta, da eleganti signore del mondo dello spettacolo e della politica, per un canile che poco si adattava a dei cani randagi.

Vedere in quella trasmissione la Ministra del Turismo agitarsi per l’immagine indegna che l’Italia poteva prestare al Mondo, per quelle cose. Lei, amante degli animali, voleva misure drastiche contro certi atteggiamenti inumani.

Ma dimentica, l’elegante Brambilla, come i turisti possano anche vedere certi luoghi infami dove vivono gli immigranti che lavorano come schiavi del ventunesimo secolo. Di questo non ne sapeva nulla, come non sanno nulla coloro che ogni giorno vedono come vivono nelle periferie di Roma, Milano ed altre grandi città italiane, centinaia di Rom. Io che vivo all’estero queste cose le ho viste ovunque anni fa, dico anni fa, perché ho sentito una vergogna tale che non mi permette più di ritornare in un paese alla sbando come quell’Italia che ho lasciato povera, ma onesta e umana.

Io ricordo che gli anni, prima di quel miracolo anni 60, erano duri e costrinsero molti come me a vivere da immigrati in altri paesi, ma il motivo c’era e la solidarietà umana aveva ancora un valore.

Mi spiace essere quasi un “moralista”, ma non si tratta solo di quello, non faccio la morale a nessuno, constato solo che il paese che amavo e amo ancora profondamente ha raggiunto un punto di decadenza umana che non si può più accettare, anche perché non sembra solo un problema locale, ma il pericolo di una vera contaminazione esiste per l’intera Europa, dove il razzismo c’è, ma è ancora assopito, e attende solo quella scintilla che potrebbe scaturite da fatti del genere.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares