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Anno nuovo, stipendio vecchio! Ma tutto costerà di più


Con l’anno nuovo arriverà pure una vera e propria stangata per i cittadini. Puntuali come sempre di questi tempi, arrivano gli aumenti ed i rincari di ogni genere che si tradurranno in un esborso pari a 596 euro all’anno per famiglia.
 
Vediamo come.
 
Autostrade. I rincari delle autostrade registreranno punte di aumenti superiori al 15%. Dal prossimo primo gennaio, comunica l’Anas, gli incrementi dei pedaggi saranno del 2,4% per Autostrade per l’Italia, concessionaria che gestisce la principale rete autostradale italiana (3.400 chilometri). Il rincaro è oltre tre volte superiore all’andamento dell’inflazione, cresciuta negli ultimi dodici mesi dello 0,7%. Gli aumenti sono stati proposti dall’Anas sulla base delle convenzioni stipulate con le società concessionarie. L’istruttoria ha tenuto conto per ciascuna società concessionaria della relativa situazione giuridica, con particolare riferimento agli impegni assunti dalle società per nuovi investimenti e per la manutenzione della rete.
 
Trasporti. Il comma 200 della finanziaria autorizza dal 1 gennaio 2010 anticipazioni tariffarie di 3 euro a passeggero su ogni singolo biglietto aereo a favore dei gestori aeroportuali, che invece di tirare fuori mezzi propri per finanziarsi, lo fanno a spese dei viaggiatori configurando una vera e propria stangata tariffaria pari ad almeno 65 euro l’anno a carico dei viaggiatori.
 
Energia. Dopo un anno di ribassi le tariffe del gas tornano a crescere. Dal primo gennaio i prezzi aumenteranno infatti del 2,8%. In calo, invece, le tariffe di riferimento per l’energia elettrica: -2,2% per il primo trimestre 2010. Lo ha stabilito l’Autorità per l’energia e il gas. Nel complesso, quindi, la spesa media delle famiglie per gas e luce, nei primi tre mesi del 2010, segnerà un +1,1% rispetto all’ultimo trimestre 2009: 10 euro in meno l’anno per la luce, 26 euro in più per il gas. Totale: un incremento di 16 euro su base annua! Benzina: ancora aumenti, pieno più caro a Capodanno. Dopo il forte balzo in avanti deciso in questi giorni da Agip, oggi tutte le altre compagnie si adeguano posizionandosi intorno a 1,325 euro/litro sulla benzina e a 1,169 euro/litro sul gasolio. E la tendenza all’aumento, almeno sul mercato dei prodotti raffinati del Mediterraneo, non si è ancora esaurita. La benzina è aumentata tra i 10 e i 16 millesimi e il gasolio tra i 5 e i 20. L’allineamento tra le diverse compagnie è quasi perfetto, fatta eccezione per Shell (1,337/litro la verde e 1,182/litro il gasolio) ed Erg, rispettivamente 1,319 e 1,164/litro). Le compagnie petrolifere hanno fatto una bella sorpresa di fine anno agli italiani, regalando loro l’ultima stangata del 2009. Ciò significa che un pieno di benzina costa oggi la bellezza di 10,75 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2008 (quando il prezzo medio era di 1,110 euro/litro), mentre per un pieno di gasolio si spendono 5,6 euro in piu.
 
Giustizia. Sempre dalla Finanziaria arrivano nuovi balzelli anche per la giustizia. Il comma 215 infatti, introduce il contributo unificato pari a 103,3 euro a carico dei lavoratori licenziati che fanno ricorso in Cassazione, con la beffa della compensazione delle spese legali; mentre il comma 6-bis della stessa legge finanziaria istituisce un ulteriore balzello, pari ad un contributo minimo di 38 euro, a carico di quei cittadini che decidano di fare ricorso contro le multe da autovelox. In sostanza, per impugnare una multa di circa 45 euro davanti al Giudice di Pace, occorre spenderne circa 55 tra i costi di 3 raccomandate bolli e contributo unificato non previsti in precedenza.
 
Canone Rai. Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha firmato il decreto per l’aumento del canone/imposta della Rai, dagli attuali 107,5 passa a 109 euro, con un incasso in più previsto per l’erario di 24 milioni di euro.
 
Ma non finisce mica qui. A questa ministangata governativa per il 2010 - in attesa di conoscere i rincari dei beni di prima necessità - bisogna aggiungere 130 euro di RCA; 18 euro per i servizi idrici; 35 euro di Tarsu; 30 euro di rincari dei servizi bancari; 80 euro per le rate dei mutui visto che le banche, prevaricando i contratti, stanno aumentando lo spread quasi raddoppiato e 65 euro per gli aumenti dei biglietti dei treni.
 
...Buon Anno a tutti i consumatori!

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