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AIG, Citigroup, GM etc...Perdite e nazionalizzazioni

Gli investigatori sono sulle tracce, in Irlanda, della sede della Anglo Irish Bank in Dublino. Lunedì un giudice ha promulgato un mandato per confermare o meno una sospetta truffa.

La Anglo Irish Bank è stata nazionalizzata dal governo irlandese in Gennaio, a causa delle paure che fallisse. I prezzi delle azioni erano crollati in mezzo a mille controversie.

Il presidente della banca Sean Fitzpatrick in Dicembre si è dimesso dopo aver ammesso che ha trasferito milioni di euro fuori dai conti della banca.

Negli Stati Uniti, invece, il governo sta subendo forti pressioni per iniettare più miliardi in alcune della maggiori banche, in due dei produttori più grandi di automobili, e nella compagnia più grande di assicurazioni, nonostante i miliardi già versati per salvarle.

L’American International Group (A.I.G.), colosso di assicurazioni, sta negoziando per decine di miliardi di dollari per assistenza aggiuntiva, a causa delle perdite che sono aumentate a dismisura.

Nello stesso tempo, l’amministrazione Obama ha confermato che è al vaglio un aiuto ulteriore per Citigroup, finora già destinatario di 45 miliardi di dollari.

Il Dipartimento del Tesoro ha nominato un consigliere speciale per lavorare accanto a General Motors e Chrysler, che cercano pure 22 miliardi aggiuntivi.

Questi soldi saranno versati a causa delle perdite costanti dovute all’inasprirsi dell’economia.

Probabilmente serviranno ad evitare l’innestarsi di una reazione a catena che partirebbe dal fallimento di una di queste grandi aziende.

E’ possibile inoltre che i direttori delle compagnie che stavano per fallire sapessero di questo, e non avrebbero fatto nulla per contrastare la tendenza, preferendo invece godersi la tranquillità della vita lussuosa.

Il direttore della Federal Reserve, BernankePer le maggiori banche degli USA che non hanno abbastanza capitale, la Federal Reserve e altre agenzie regolatrici dicono che il governo potrebbe fare domanda per avere una maggioranza azionaria. Il governo statunitense comincierà questa settimana un test per verificare lo stato di salute finanziaria del sistema bancario.

Anche se funzionari ammettono che la nazionalizzazione è l’ultima delle cose volute, si è consapevoli che alcune banche sono praticamente troppo grandi per fallire e troppo fragili per sopportare altri colpi, senza un aiuto sostanziale.

Sicuramente non è facile investire in aziende di cui sono praticamente ignote le perdite. Il direttore della Federal Reserve Bernanke ha avvertito il Congresso degli Stati Uniti che senza le adeguate misure da parte del governo la recessione potrebbe andare avanti per tutto il 2010.

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