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Adriano, l’imperatore e le verità negate

Adriano parla delle sue notti brave all’Inter: "Ero depresso".

"Dal 2005 al 2009 ho passato un momento di depressione, non riuscivo a superare la morte di mio padre. L’alcol era l’unica cosa che mi rendeva felice: bevevo whisky, vino, birra... molta birra; andavo agli allenamenti ubriaco, a volte venivo mandato a dormire in infermeria, mentre alla stampa veniva detto che avevo problemi muscolari; l’Inter mi ha aiutato molto".

Si racconta così Adriano ad un’emittente televisiva brasiliana, svelando tutti i misteri circa le notti brave di quando era all’Inter; la morte del padre ad appena 44 anni per infarto avvenuta nell’agosto 2004 aveva sconvolto tanto l’attaccante da indurlo ad alcolizzarsi più volte.



Parliamodi un ragazzo che al suo debutto in Champions contro il Real Madrid (e parliamo della squadra di Zidane, Beckham e Roberto Carlos, non dell’Unirea Urziceni) ha segnato; parliamo del ragazzo che in Campionato ha segnato contro l’Udinese dopo uno slalom di settanta metri da far impallidire Tomba...

"L’Imperatore" adesso milita tra le file del San Paolo, in Brasile, ha riconquistato il cuore dei tifosi, quello di Dunga, e speriamo che quel brutto periodo sia passato definitivamente.

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