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’’Processo breve": l’Araba Fenice esiste

Ha le sembianze di "uomo uccello rapace"della famiglia degli Accipitridi, dedito al consumo di "prede vive", come la decenza umana, la democrazia, la Costituzione e tutte le "leggi" della virtù morale.

Molti storici si sono domandati se sia mai esistita la fenice, uccello mitologico noto per il fatto di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte. Nell’antico Egitto il ritorno della Fenice annunciava un nuovo periodo di ricchezza e fertilità. Non a caso era considerata la manifestazione dell’Osiride risorto, e veniva spesso raffigurata appollaiata sul salice, albero sacro ad Osiride. La Fenice quando sentiva sopraggiungere la sua morte, si ritirava in un luogo appartato e costruiva un nido sulla cima di una quercia o di una palma. Qui accatastava ramoscelli di mirto, incenso, sandalo, legno di cedro, cannella, spigonardo, mirra e le più pregiate piante balsamiche, con le quali intrecciava un nido a forma di uovo. Infine vi si adagiava, lasciava che i raggi del sole l’incendiassero, e si lasciava consumare dalle sue stesse fiamme mentre cantava una canzone di rara bellezza. Dal cumulo di cenere emergeva poi una piccola larva (o un uovo), che i raggi solari facevano crescere rapidamente fino a trasformarla nella nuova Fenice nell’arco di tre giorni.
 
Oggi la fenicia risorge nuovamente, senza incensi ed erbe profumate che ardono. Era morta è sepolta per opera dalla Corte Costituzionale, strappata dall’albero di salice che gli aveva costruito il suo fido Alfano. Risorge dalle ceneri dei togati “rossi”, per immolarsi in nuovi riti ( abbreviati). La maggioranza ha presentato al Senato il disegno di legge sul cosiddetto ’’processo breve’’, che manderebbe in estinzione decine di migliaia di processi. Il ddl prevede che i processi per reati con pene non superiori a dieci anni (con l’eccezione di quelli per mafia, terrorismo o reati di grave allarme sociale) non potranno durare più di due anni per ciascun grado di giudizio, altrimenti si estinguono. La norma, che entrerebbe in vigore anche per i procedimenti in corso, si applicherà solo agli incensurati. Nel frattempo il Pdl riapre il confronto pure sul ripristino dell’immunità parlamentare abolita nel 1993. L’onorevole Margherita Boniver ha presentato ieri una proposta di legge costituzionale alla Camera composta di un solo articolo con l’obiettivo di ripristinare ’’un istituto volto ha tutelate l’interesse della collettività ( ??? ), prevenendo eventuali condizionamenti del potere giudiziario sullo svolgimento della dialettica politica’’. Bravi complimenti, il buon governo pensa sempre ai processi di “Osiride Silvio”. Per tutelare una sola persona si infilano dentro il provvedimento tutti gli incensurati in attesa di giudizio.Il ddl non si applicherà per il furto aggravato. Così per il rom che ruba, il processo rimarrà, mentre processi come Eternit, Thyssen, Cirio e Parmalat andranno prescritti. Suscita poi un certo stupore, la scelta di includere nell’elenco dei reati di grave allarme sociale, come mafia e terrorismo, l’immigrazione clandestina che è una semplice contravvenzione peraltro punita con una banale ammenda. Qui si legge in maniera chiara la zampata della Lega, il prezzo pagato dal PdL a Bossi. Insomma, qui si smentiscono gli storici che ritengono che l’araba fenicia non sia mai esistita. Esiste! Ha le sembianze di “uomo uccello rapace”della famiglia degli Accipitridi, dedito al consumo di “prede vive”, come la decenza umana, la democrazia, la Costituzione e tutte le leggi della virtù morale.

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