Riferendosi ai successi elettorali di Berlusconi scrive:
"Sebbene sia innegabile una grande influenza del potere mediatico e sia altrettanto palese un’anomalia del sistema mediatico italiano, questa spiegazione resta comunque riduttiva. "
In un’analisi più generale la televisione ha distrutto il processo elettorale, in ogni Nazione.
Non stava già benissimo la democrazia parlamentare, per le ragioni spiegate nell’articolo, tuttavia è con l’industria radiotelevisiva che è finita definitivamente ogni pretesa di rappresentatività del "popolo".
Il "popolo" è diventato il "pubblico" e si governa con le regole del video, non quelle della Costituzione.
In Cina si violano i diritti umani? I popoli "occidentali" si indignano, i loro Governi glissano per difendere i veri interessi della Nazione: quelli commerciali.