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Per la dignità delle donne, non firmate l’appello di repubblica.it

Di Federico Granchi (---.---.---.229) 11 ottobre 2009 00:48

Penso che qualsiasi mezzo sia utile, dal più piccolo al più grande, dal più insignificante al più profondo.
Una persona che si mette il cuore in pace dopo aver firmato un appello on-line su Repubblica è una persona che non sarebbe mai scesa in piazza per lottare per il medesimo diritto (con o senza appello di Repubblica).
Io ho firmato una marea di appelli, petizioni e quant’altro ma mai mi sono sognato di mettermi il cuore in pace dopo queste piccole grandi cose e, quando ho potuto, sono sempre sceso in piazza
Le lotte sono molto più lunghe di una semplice firma (molto spesso non basta neanche quella data in piazza, come si vede dalla raccolta di firme di Beppe Grillo che, giuste o sbagliate che fossero, non sono mai state prese in considerazione da chi aveva il dovere di farlo; figuriamoci una on-line), però è anche vero che anche questi sono segnali; e quando sono grossi non vengono mai presi sottogamba.

Comunque... senza offesa, ma questo articolo lo avrebbe potuto scrivere anche un fan di Berlusoni per cercare di non far firmare le donne.


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