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L’accerchiamento russo: lo scontro tra evoluzione e involuzione

Di Enzo Salvà (---.---.---.75) 14 marzo 2022 18:48
Enzo Salvà

Guido, di quali nostalgici parla? nostalgie di guerra fredda? di muro contro muro? di regimi che sono un tutt’uno di religioni ideologie e visto che ci siamo, anche razza? ma mi faccia il piacere. 

Non hanno elaborato la fine di fasi storiche: ma quando mai! ci tocca di più perché succede a casa nostra, fra gente che ha usi costumi e tradizioni che sono le nostre. Forse citando tutte le varie guerre, guerriglie e forniture di armi é lei ad essere fermo a quei tempi ed agli stessi metodi. Ma anche allora ci fu un’opinione pubblica contraria ed in qualche caso la pressione fu importante.

Viene da pensare che voi siate convinti che gli ucraini potranno contrattaccare e recuperare i territori perduti. Auguri. 

Io appoggerò la diplomazia che insisterà per un cessate il fuoco, trattative successive e perché no, forze ONU di interposizione. Non sempre è andata bene ma in Mozambico ed Libano credo di poter dire bravi italiani. 

Resta un punto: evitate di esprimervi sulle conseguenze, le morti, lo sfruttamento già denunciato, domani sarà l’accaparramento di armi della criminalità, anni ed anni per ricostruire un tessuto sociale vabbè, fatemi almeno sapere quanti morti vi sono necessari. A Mussolini ne servivano qualche migliaio da gettare sul tavolo della pace, a voi quanti?

Vi faccio presente che io non ho mai espresso un’opinione sulla consegna di armi agli ucraini, ho detto però che di sporco e rogna siamo coperti anche noi. Se questa guerra é scoppiata, noi non siamo innocenti. 

E’ disarmante, non c’é una soluzione bianco o nero, pretenderlo aggraverà la guerra, alla fine della quale qualcuno dimenticherà tutto e canterà anche vittoria, dimenticando il prezzo,

Un saluto

Es.


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