Il tuo impegno è ammirevole ma, permettimi, manca quel quid di ricostruzione storico politica che fa la differenza. Premesso che chi muove le mani per primo ha sempre torto a prescindere, bisogna dire chi è il comico da cabaret che, con quattro amici al bar, ha preso in mano l’Ucraina, sulla base del successo nei suoi spettacoli popolareschi e spinto e foraggiato dall’atlantismo bombarolo. Come prima mossa ha dichiarato la lingua russa, insegnata nelle scuole assieme all’ucraino, lingua straniera ( almeno 1/3 della popolazione sono russofoni), poi per otto anni ha bombardato il Donbass, facendo 14.000 vittime (anche li ci sono donne e bambini), senza una voce dissonante che si sollevasse dagli azzerbinati europei. Infine, non contento, il comico ( e prendevamo in giro i grillini!!) ha ammiccato alla NATO che, da quella organizzazione imperialista che è, non si è di certo smarcata (anzi). Il sogno, od ossessione USA chiamala come ti pare, di mettere i missili a Mosca non solo non ha indotto gli azzerbinati europei a prendere una posizione critica, tutt’altro, hanno anche loro foraggiato il comico che ora strepita help, salvateci (mi). Il nostro premier burletta che, mostra finalmente di che pasta è fatta, è l’unico nel mondo che ha fatto votare (pochissime le voci dissonanti dal messia) la fornitura diretta di armi alla resistenza Ucraina che ci pone, come collaboranti bellici (?!). Dimmi te!.
Ora io non ho nessuna ammirazione per Putin che considero alla stregua di un Bush qualsiasi però un pò più intelligente, ma porca miseria, studiarsi un pò di storia su cosa è l’Ucraina e cosa rappresenta per i Russi, dovrebbe essere il minimo sindacale.
Ma non è finita. Adesso insorgono tutte le teste di rapa che vogliono per Putin un processo internazionale per crimini di guerra. Gli stessi che hanno bombardato, sterminato e bruciato al forno mezzo mondo.
Purtroppo i disastri accadono quando i cretini si coalizzano e diventano soverchianti. Ma in fondo al tunnel c’è il non ritorno.
ciao