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Presidenza della Repubblica: un’istituzione da riformare

Di Enzo Salvà (---.---.---.13) 21 dicembre 2021 17:34
Enzo Salvà

Tutto si può cambiare, innovare e/o riformare a partire da dati certi e comprovati:

sul sito Quirinale.it , trovo gli articoli della Costituzione e le prerogative del PdR vigenti.

Non trovo “la possibilità di opporsi a trattati, leggi, diktat da qualsiasi parte provengano” che sono prerogative ESCLUSIVE del Parlamento.

Non trovo nemmeno “essendo palese che non è più il garante assoluto della nostra Costituzione” che è prerogativa della Corte Costituzionale dopo che il Parlamento si è pronunciato. A tale scopo esiste anche la Commissione Affari Costituzionali presente in entrambi i rami del Parlamento.

Sulla nomina del Presidente del Consiglio non parlamentare: scusi ma Lei pensa davvero che il PdR viva in una torre escluso dal mondo? Nel 2018, Conte, chi lo ha proposto se non i partiti che hanno composto la maggioranza Parlamentare? E chi lo ha riproposto poi? E chi ha accettato Draghi dopo l’evidente infruttuosa ricerca di costituire un Conte ter?

A me sembra più plausibile che il PdR o qualche capo partito lo abbia proposto e, ben prima della chiamata, si fosse già formata una maggioranza Parlamentare. O no?

Il legiferare del Governo: non esiste (lasci stare i DPCM per carità), il Governo ha facoltà di presentare Disegni di Legge, Decreti urgenti validità 60 gg. ed il tutto ancora una volta sottoposto al voto del Parlamento.

Insomma, il massimo organo politico della Repubblica è il Parlamento.

Dice che il Parlamento è un accessorio? Può essere, ma si è svilito da solo o NOI non abbiamo eletto le donne e gli uomini migliori. Del resto una libera associazione di cittadini chiamata partito e al suo interno la dirigenza, ha assunto un potere francamente poco edificante: scegliere i candidati anche senza tenere conto del volere dei suoi iscritti nei territori. Ne vogliamo parlare?

Lei scrive poi: limitare i poteri del PdR ed eleggerlo a suffragio diretto: non le sembra un pochino stiracchiato? Ci pensa all’eletto che, forte del sostegno popolare, si presenta dicendo che non lo “fanno lavorare”? Che poi, diciamocelo, i popoli hanno spesso preso delle cantonate da paura e sarà anche peggio in futuro date le possibilità mediatiche.

Presidente del Consiglio ……in quanto leader di una coalizione elettorale vincente: beh, negli ultimi anni non avremmo mai avuto un Governo, nemmeno l’ultimo Berlusconi e l’ultimo Prodi le cui maggioranze si sono sciolte come neve al sole. A occhio dal 2006! Che si fa?

Forse sarebbe più utile parlare di cittadini elettori, di candidati al Parlamento e delle ipocrisie connesse, forse!

Un Saluto

Es.


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