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Le domande sulla ricostruzione in Abruzzo che Vespa non farà a Berlusconi

Di poetto (---.---.---.138) 15 settembre 2009 22:48

 L’inaugurare delle strutture donate dai trentini, e non facenti parte di un progetto statale, mi pare che possa rientrare in una manovra politico/pubblicitaria.

Mi sono imposto di non seguire il programma di Vespa, che prevedeva, tra le altre cose, un gongolante e sorridente premier.

Ho provato molto fastidio nelle scelte della Rai, riguardo al palinsesto.

Un Vespa, più amichevole e disponibile nei confronti del nostro premier, era preferibile ad un Floris che, forse, si sarebbe anche messo in testa di guastare la festa intervistando gli scettici della ricostruzione, chi, in qualche maniera, non trovava soddisfacente il lavoro svolto fino ad ora.

Confesso che sono rimasto un po’ stupito, qualche mese fa, nel sentire il premier che prometteva una rapida soluzione per gli sfollati.

Migliaia di abitazioni richiedono tempo; occorre trovare i terreni, i soldi, gli operai, fare i progetti e via dicendo.

Ripeto, non ho seguito Vespa.
Iin tivu’ e sui giornali appare chiara l’intenzione del governo di sistemare tutti in pochi mesi.

Se fosse vero sarebbe bellissimo, un vero successo, un sollievo per chi patisce, ogni giorno, mille disagi.


 


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