https://eshka-43.livejournal.com/1991990.html
(aggiornamenti virali in lingua russa)
Commento dal Web – Le tappe dell’idealismo-
1) Platone: quello vero è il mondo delle idee, non la realtà concreta che è
mera apparenza. Dunque se il virus esiste nel mondo delle idee c’è, a
prescindere dalla sua presenza nella realtà sensibile.
2) Kant: non conta la realtà, che è inconoscibile, ma il pensiero sulla realtà,
che è l’unica cosa che l’uomo conosce veramente. Non si può sapere dunque, e
neppure importa, se il virus esista o non esista come noumeno, ma poiché i
media esprimono il pensiero dell’esistenza e dell’azione del virus, esso
inconfutabilmente esiste come fenomeno, ed è ciò che conta.
3) Hegel: il pensiero del soggetto crea la realtà, in particolare di un
soggetto più uguale degli altri (che per Hegel era lui stesso), realtà che può
evolvere applicando i processi di antitesi e sintesi. Ovviamente quando la tesi
è formulata dal soggetto più uguale degli altri, l’antitesi coincide con essa e
di conseguenza anche la sintesi. Oggi questo ramo dell’idealismo è portato
avanti da un benefattore, filantropo, più uguale degli altri (Roberto Cancelli)
che proclama l’esistenza del virus attraverso i media, ottiene un’antitesi
identica alla sua tesi dal OMS e dalle case farmaceutiche e produce una sintesi
(identica necessariamente a tesi e antitesi) nei governi.