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C’erano una volta i blogger

Di illupodeicieli.leonardo.it (---.---.---.110) 8 settembre 2009 22:06

Ci sono blogger che bloggano ancora, altri che sono migrati su facebook. Anni fa scrissi nel mio blog di come avevo notato che alcuni blog erano fermi, altri addirittura cancellati dallo stesso creatore. Nel portale o nella struttura che mi ospita,leonardo.it, nel 2007 nacquero le homepage personali, aggregate alcune volte ai blog, per cui io ho sia l’una che l’altra,mentre mi pare siano ora più numerose le homepage.Alcuni blogger che conosco di persona , erano un po’ titubanti e incerti e pensierosi riguardo questo modo diverso di comunicazione, ossia l’homepage: offriva allora altri strumenti diversi dallo scritto e dalle sole immagini. E mentre il mio blog che è nato con un’intenzione ben precisa,ossia parlare e far sapere che cosa vuol dire un fallimento commerciale nel tempo ha anche abbracciato e abbraccia altri temi e questioni, riportando ciò che trovo interessante e da condividere, altri blog si sono fermati e rimangono,al pari di siti istituzionali o aziendali, fermi e non aggiornati. Per non parlare di chi,come succederà a tutti anche a chi "si tocca per scaramanzia", ci ha lasciato e non è più con noi: il blog è ancora lì, qualcuno scrive, e trattandosi di una mia amica, se posso e c’è un email scrivo e spiego che Antonella è quasi un anno che non c’è più. Ora ciò che dice Riciard è vero ma occorre distinguere blog da blog: alcuni sono dei veri siti, hanno un’organizzazione che altri non possiedono e forse non aspirano neppure a possedere.Non tutti si gloriano dei commenti altrui, tanti scrivono per se e ,secondo gli argomenti, per addetti ai lavori, per chi ha le stesse passioni.Nel mio caso il blog nasce per far conoscere e presentare una realtà che,e ne ho avuto dimostrazione, molti ignoravano e non sospettavano neppure l’esistenza:altri fanno lo stesso in altri campi.Altri sono armati di contavisite e cose simili, cercano e ne hanno pure ragione, una gratificazione personale.


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